Regione: | Lombardia |
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Provincia: | Lecco |
Comune: | Esino Lario |
Monte: | Grigna Settentrionale |
Area Carsica: | Grigna Settentrionale |
Quota dell'Ingresso: | 2030m slm |
Dislivello: | -192m |
Sviluppo Reale: | (plan) 199m |
Rilevatori: | G. G. Milano - 1973-74 |
Disegno: | - |
Dati forniti il 31 dicembre 1999 da Graziano Ferrari
L'abisso si trova in Moncodeno, a poca distanza dalla madonnina posta lungo il sentiero che
dal Rifugio Bogani sale all'Ometto del Bregai e alla vetta, a quota 2030 m s.l.m. Nelle
vicinanze si aprono anche
l'Abisso delle Spade (Lo Lc 1648)
e la Voragine di 71 metri nel Medio
Bregai (Lo Lc 1631). Questa grotta è stata esplorata fra il 1972 e il 1975 dal
G.G.Milano, fino al fondo di -192. Nel 1980 elementi dello S.C.Orobico hanno disostruito la
fessura terminale per avanzare solo di pochi metri. Da allora non risulta che l'abisso sia
più stato rivisto.
Il pozzo iniziale è parzialmente occupato da un deposito nevoso. Ad esso segue una
forra che sfonda su un P52 il cui fondo è costituito da una grande colata di
ghiaccio. Al di sotto di questa colata si apre un P35 con partenza in ghiaccio e fondo
ostruito da detrito. Alla base del P52 si apre anche un cunicolo dal quale si accede ad una
zona complessa, costituita da pozzi connessi da tratti di forra o da cunicoli fossili, fino
ad una sequenza di pozzetti che termina su una fessura verticale. La cavità si
comporta come la bocca calda di un tubo di vento, e la corrente d'aria è avvertibile
fino al fondo.
La possibilità esplorativa più evidente è costituita dal superamento
del fondo. Nella zona complessa fra il P52 e il fondo vi sono diversi cunicoli, fessure e
camini che sono stati esplorati in modo parziale. L'abisso andrebbe quindi rivisto alla luce
delle tecniche moderne.
Di questo abisso è stata realizzata la sola sezione nel 1973 con un aggiornamento del
1974, a cura del GGM. Il rilievo è stato pubblicato in [Bini, Cappa, Pellegrini,
1977], che contiene anche una descrizione delle principali caratteristiche morfologiche.
[Buzio, Gandini, 1989] comprende una completa scheda descrittiva, mentre [Bini, Pellegrini,
1998] pubblica i dati sintetici e una sezione in scala 1:875.
(tratto da: Ferrari G., 1999: Gli abissi della Grigna Settentrionale, Atti del XV Congresso di Speleologia Lombarda, S. Omobono Imagna, 1999)
Bibliografia:
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