Regione: | Lombardia |
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Provincia: | Lecco |
Comune: | Esino Lario |
Monte: | Grigna Settentrionale |
Area Carsica: | Moncodeno |
Quota dell'Ingresso: | 1823m slm |
Dislivello: | -525 m |
Sviluppo Reale: | 693 m |
Rilevatori: | G.G. I Tassi, A. S. Comasca, 1996 |
Disegno: | M. Varin, G. Ferrari |
Dati forniti il 30 dicembre 1999 da G. Ferrari
(il rilievo è stato pubblicato su Bini, Pellegrini, Il carsismo del
Moncodeno)
Eppure un soffio così potente (e così comodo!) non poteva rimanere ignorato! Non più di un'ora e mezza di lavoro ha rivelato un cunicolo, poi un pozzo, poi un pozzo, poi un pozzo, ...
L’abisso è prepotentemente verticale, con solo alcune buche da lettera e qualche breve tratto di stretto meandro a separare le verte. Verso -100 ci si trova in una frattura che genera un salto di 130 metri. Al di sotto ci si sposta seguendo gli ambienti più ampi e meno franosi, scendendo un P85 e un P100 fino ad una stretta fessura ventosa a -425.
Le esplorazioni, a cui hanno
partecipato anche elementi del G. G. Milano, proseguono.
Il piccolo Emanuele ha suggerito per il ‘buco’ il nome
di ‘Maestro Splinter’ che, per chi non lo sapesse,
è un topo che di mestiere fa l’istruttore delle
Tartarughe Ninja. Non stupitevi perciò di
trovare all’attacco di un pozzo un pupazzetto dai
capelli rossi. È il proprietario della grotta
che, come il buon ‘Gnomus’, vigila sui suoi ospiti.
(tratto da FERRARI G., 1994: Notiziario - Grigna Settentrionale, Grotte di Lombardia 1:49-50)
L'ingresso dell'abisso è situato in Moncodeno, immediatamente a Sud
del Rifugio Bogani, a quota 1823 m s.l.m. Nel 1994 il G.G. I Tassi disostruisce lo stretto
ingresso dell'abisso e, assieme a singoli speleologi, raggiunge un fondo a -425. L'anno
successivo elementi dell'A.S.Comasca, del GGT e singoli esplorano una diramazione attiva
fino a -500 e nel 1997 viene raggiunto il fondo a -525.
Maestro Splinter presenta una sequenza di pozzi di medie dimensioni fino a -100, dove si
apre una frattura sulla quale sono impostati in rapida successione un P130, un P60 e un
P100. A -400 ha inizio una forra a saltini che termina in fessura a -425. Poco prima del
termine, una breve disostruzione ha permesso di accedere a piccoli ambienti fossili da cui
si accede ad una forra attiva. Questa termina in una sala in frana a -500. L'approfondimento
del corso d'acqua, costituito da un P25, chiude in strettoia bagnata. La prima parte
dell'abisso è estremamente verticale: la profondità di -400 è situata
praticamente sotto l'ingresso, mentre il fondo di -525 dista in pianta 80 metri
dall'ingresso. Lo sviluppo rilevato è di 693 metri.
L'abisso si comporta decisamente da ingresso basso; la corrente d'aria proviene dalla frana alla base della sala di -500. Vari tentativi di disostruzione, by-pass e risalita non hanno dato risultato. Un piccolo corso d'acqua si raccoglie lungo il P100 e percorre la forra da -400 a -500 per gettarsi nel P25 terminale. Va segnalata la presenza di un accumulo di sedimenti laminati a -410, in corrispondenza del bivio fra il fondo di -425 e quello di -525.
(tratto da: FERRARI G., 2000: Gli abissi della Grigna Settentrionale, Atti del XV Congresso di Speleologia Lombarda, S. Omobono Imagna, 1999 (in stampa))
Bibliografia:
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