Regione: | Lombardia |
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Provincia: | Varese |
Comune: | Varese |
Monte: | Campo dei Fiori |
Area Carsica: | Campo dei Fiori |
Quota dell'Ingresso: | 1027 m slm |
Dislivello: | -530 m |
Sviluppo Reale: | 5800 m |
Rilevatori: | G.S. CAI Varese |
Disegno: | - |
Dati forniti il 23 settembre 1999 da Graziano Ferrari
L'ingresso della grotta venne alla luce durante i lavori di fondazione dell'albergo. Agli inizi del '900 iniziarono le prime esplorazioni (tra gli altri ricordiamo L. V. Bertarelli). Nel tentativo di scendere il P.60 del Ramo Vecchio perse la vita F.Marelli. I pompieri di Varese, per recuperarne il corpo, scesero fino a -210 alla base del pozzo, ove la grotta chiudeva. Solo nel 1974, elementi del G.S. CAI Varese trovavano il passaggio chiave per i Rami Nuovi che esploravano fino a -390 insieme ad elementi del Gruppo Grotte Milano Cai Sem (1977). Nel 1981-'82 sempre il G.S. CAI Varese reperiva due diramazioni che portavano a due fondi distinti (-360 e - 441 al "Lago Erika"). Successivamente, dopo una difficile arrampicata alla sala di -390, sempre lo stesso Gruppo riusciva ad accedere ad un nuovo complesso sistema di gallerie e pozzi che hanno permesso di raggiungere quota -508 m. Nel '94 il forzamento di una strettoia in prossimità del fondo ha permesso di raggiungere i -530.
La grotta si presenta ad andamento subverticale molto complesso.
Dall'ingresso fino
a -210 (Ramo Vecchio) essenzialmente la grotta si presenta quasi come costituita da
un'unica galleria con un P.60 finale. Se invece, circa a metà di questa galleria
giriamo a destra tramite una breve strettoia, appena più in basso di un saltino di
3 m, incontriamo un P.35, subito seguito da un P.27 e, dopo una breve galleria, da
un P.17. Qui inizia una lunga galleria discendente che porta fin verso i -280 alla
sommità di un P.28. Da questo punto si possono raggiungere tre fondi distinti:
scendendo il P.28 si giunge a -312 (salone Katiuscia), oltrepassando il P.28 e
percorrendo un P.11 e numerosi cunicoli si può raggiungere il Lago Erika (-441)
oppure risalendo leggermente appena prima del P.28 si raggiunge un'altra diramazione che
mediante alcune gallerie e due pozzi (P.7, P.17) porta alla sala del Ciclope. Da questa
sala una risalita (corda fissa) di una ventina di metri è la chiave d'accesso che
porta al fondo di -530m. In cima a questa risalita una galleria ben presto interrotta
da un P.15 è seguita da un'altra galleria che porta ad una sala. Dal fondo della
sala una strettoia sulla sinistra seguita da un'ulteriore galleria porta ad un
P.27 ("Tallone d'Achille", a -410.) Traversando alla sommità di tale pozzo è
stata trovata una prima zona labirintica seguita da una strettoia, una galleria in
risalita e due sale (Sala del Buio e Sala Davide). Subito dopo gallerie discendenti
inframmezzate da sgradevoli strettoie e saltini in libera portano ad un pozzetto
oltre il quale si incontra un'altra zona labirintica che dopo un passaggio chiave ributta
sopra il "Tallone d'Achille", riportando esattamente al punto di partenza. Invece sotto
il pozzo "Tallone d'Achille", superata una successiva strettoia e una saletta, si
percorre una serie di condotte fangose intervallate da un pozzetto e una risalita
che portano all'attuale fondo della cavità.
L'aria è forte e in lontananza si sente il rumore di una cascata...
(brani tratti da: BUZIO A., FILIPAZZI M., 1992: Abissi e Grotte di Lombardia - Recenti Esplorazioni, Editrice Via dalla Pazza Folla, Cassolnovo (PV))
Bibliografia:
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