Il progetto di costruzione di una linea ferroviaria turistica intorno alla penisola dello Yucatan solleva preoccupazioni tra geologi, idrogeologi, geomorfologi e speleologi di tutto il mondo

Un grido d’allarme è stato lanciato da Mladen Garasic, geologo, speleologo, Segretario Aggiunto della UIS (Union International de Speleologie) e Vicepresidente della Federazione Speleologica Europea, in merito al progetto di costruzione di una ferrovia turistica intorno alla penisola dello Yucatan, in Messico.

La preoccupazione riguarda la possibile compromissione delle risorse idriche e delle meraviglie sotterranee della regione.

Garasic ha condiviso su Facebook alcune informazioni scambiate durante una riunione del Consiglio Esecutivo UIS a Vienna, in Austria.

Ha ricordato che la seconda grotta più lunga del mondo, il Sistema Ox Bel Ha, lunga ben 496,8 km, si trova proprio nello Yucatan e che la quarta grotta più lunga del mondo, il Sistema Sac Actun, lunga 376,7 km, è anch’essa situata nella regione, in particolare a Tulum, Quintana Roo. Entrambe le grotte sono principalmente o totalmente riempite d’acqua e costituiscono una fonte vitale per l’approvvigionamento idrico della penisola.

Il progetto della ferrovia turistica, noto come Treno Maya, ha suscitato numerose critiche da parte di esperti di tutto il mondo, preoccupati per le potenziali conseguenze sulla quantità e qualità delle acque sotterranee e sulle grotte della regione.

Anche l’UIS ha inviato diverse lettere al governo messicano per esprimere le proprie preoccupazioni, ma non ha ricevuto risposta.

Garasic ha recentemente visionato foto e video che mostrano i lavori di stabilizzazione della ferrovia, che prevedono l’utilizzo di migliaia di pali di ferro e cemento lunghi circa 30 metri, molti dei quali immersi nell’acqua delle grotte.

Secondo l’esperto, tali pali non sarebbero sufficienti a garantire la stabilità della ferrovia, soprattutto in presenza di cenotes profondi più di 150 metri.

Garasic si è detto sconcertato dal fatto che le autorità e i progettisti non abbiano preso in considerazione i consigli di esperti speleologi, geologi, geomorfologi e idrogeologi, che avrebbero potuto contribuire a una migliore pianificazione del progetto. Una volta completata, la ferrovia potrebbe causare gravi problemi di approvvigionamento idrico per gli hotel e i turisti, danneggiare siti archeologici Maya e alterare la vegetazione e il clima della regione.

La notizia ha suscitato preoccupazione nella comunità scientifica internazionale, che ora guarda con apprensione all’avanzamento dei lavori della ferrovia turistica dello Yucatan, nella speranza che le autorità messicane decidano di rivedere il progetto alla luce delle criticità emerse.

Fonte: Pagina Facebook di Mladen Garasic https://www.facebook.com/100004255963533/posts/pfbid0Fsrzi81tBxovt2yUwEDVopGfLbiXtTxPoBFSMcUpc485rTT5DiJFvUraZ4wQPJTDl/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *