Un evento per esplorare le sfide della datazione delle malte
Immagine di copertina: Rilievo 3D della Verruca di Pisa – Andrea Scatolini
Il 14 gennaio 2025, presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, si terrà un workshop dedicato alla datazione delle malte, un tema di grande rilevanza per la ricerca archeologica e storica.
L’incontro, che avrà inizio alle ore 9.00, si inserisce nel contesto del Progetto PRIN “Il tempo dei castelli: Ricerche multidisciplinari per una nuova cronologia dei cantieri di incastellamento“.
L’evento mira a discutere le problematiche legate alla datazione di diverse tipologie di malte provenienti da varie regioni d’Italia.
La giornata inizierà con la registrazione dei partecipanti dalle 9.00 alle 9.30, seguita da una serie di seminari che si protrarranno fino alle 13.00.
Tra i relatori, Giovanna Bianchi dell’Università di Siena presenterà le strategie e gli obiettivi del progetto multidisciplinare “I tempi dei castelli”, focalizzato sulla cronologia dei cantieri di incastellamento tra XI e XII secolo.
Elisabetta Boaretto del Weizmann Institute of Science in Israele discuterà le difficoltà nella datazione dei materiali archeologici.
Emma Cantisani dell’ISPC-CNR di Firenze parlerà delle malte antiche a base di calce idraulica naturale, mentre Marta Caroselli della SUPSI di Lugano si concentrerà sulla datazione al radiocarbonio delle malte magnesiache.
Il programma prevede anche un intervento di Giulia Ricci dell’Università di Padova, che esaminerà il ruolo del magnesio nei prodotti di reazione delle malte magnesiache.
Francesca Gambino dell’Università di Torino presenterà un’analisi delle malte storiche del Piemonte e della Valle d’Aosta, mentre Rita Vecchiattini dell’Università di Genova offrirà una valutazione delle prospettive di ricerca dopo 15 anni dall’applicazione del metodo del radiocarbonio alle malte.
Dopo una pausa caffè alle 10.40, i lavori riprenderanno con una tavola rotonda moderata da Mariaelena Fedi dell’INFN di Firenze, Elena Pecchioni e Sara Calandra del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze.
La giornata si concluderà con un pranzo alle 13.00 presso Via Ricasoli, 21 Firenze.
Archeologia e Speleologia: Un Connubio di Scoperte
L’archeologia e la speleologia sono due discipline che spesso si intrecciano, offrendo nuove prospettive sulla storia umana e naturale.
Secondo il notiziario di speleologia Scintilena, queste due aree di studio hanno recentemente portato a scoperte significative.
Un esempio recente è l’esplorazione subacquea a Weeki Wachee Springs, dove il team di Karst Underwater Research ha ripreso le attività di documentazione dopo una pausa di 21 mesi.
Questa esplorazione ha rivelato nuove informazioni geologiche e archeologiche, contribuendo a una migliore comprensione del sito².
In Italia, la conferenza “Subterranean Archaeology: Archeologia e Speleologia” tenutasi a Roma ha visto la partecipazione di esperti che hanno presentato i risultati delle loro ricerche in cavità artificiali.
Questi studi hanno evidenziato l’importanza delle grotte come siti archeologici, offrendo nuove intuizioni sulla vita e le attività umane nel passato?.
La rivista “Speleologia”, pubblicata dalla Società Speleologica Italiana, continua a essere una risorsa fondamentale per gli appassionati e i professionisti del settore.
Il numero più recente include articoli su esplorazioni in grotta, nuove scoperte archeologiche e geologiche, e resoconti di conferenze e ricerche?.
Questi esempi dimostrano come l’archeologia e la speleologia possano collaborare per arricchire la nostra comprensione del passato, utilizzando tecniche e metodologie complementari per esplorare e documentare il sottosuolo.
La speleologia, lo studio delle grotte e dei fenomeni carsici, fornisce un contesto unico per le scoperte archeologiche, permettendo di esplorare luoghi inaccessibili e preservati nel tempo.
Le grotte sono veri e propri laboratori naturali dove si possono studiare vari aspetti scientifici, dalla geologia all’idrologia, dalla biologia all’archeologia.
Questi ambienti offrono condizioni particolari che permettono la conservazione di reperti antichi, offrendo agli archeologi la possibilità di scoprire testimonianze preziose del passato.
Un esempio significativo è rappresentato dalle grotte del Carso, dove sono stati rinvenuti resti umani e manufatti risalenti a diverse epoche storiche.
Questi ritrovamenti hanno permesso di ricostruire aspetti della vita quotidiana delle popolazioni antiche, offrendo nuove informazioni sulle loro abitudini e tecnologie.
La collaborazione tra speleologi e archeologi è fondamentale per il successo delle ricerche.
Gli speleologi, con le loro competenze tecniche, permettono di accedere a luoghi difficilmente raggiungibili, mentre gli archeologi forniscono l’interpretazione scientifica dei reperti trovati.
Questa sinergia ha portato a scoperte importanti, come quelle avvenute nelle grotte di Altamira in Spagna, dove sono stati trovati dipinti rupestri di grande valore storico e artistico.
In Italia, la speleologia ha una lunga tradizione e numerosi gruppi speleologici collaborano con istituzioni accademiche e musei per portare avanti progetti di ricerca.
Il Gruppo Archeologico Speleologico Pugliese, ad esempio, è attivo nella documentazione e nello studio delle grotte della regione, contribuendo alla conoscenza del patrimonio archeologico locale.
La speleologia non è solo una disciplina scientifica, ma anche un’attività che promuove la consapevolezza ambientale. Le grotte sono ecosistemi fragili che necessitano di protezione e rispetto.
Attraverso l’esplorazione e lo studio delle grotte, è possibile sensibilizzare il pubblico sull’importanza della conservazione di questi ambienti unici.
Fonte: https://www.facebook.com/share/mcxeFrGSWpfLryuf/?mibextid=WC7FNe
Vedi anche:
(2) Conferenza a Roma su Archeologia e Speleologia … – Scintilena. https://www.scintilena.com/conferenza-a-roma-su-archeologia-e-speleologia-subterranean-archaeology/07/03/.
(3) Nuovo Numero della Rivista ‘Speleologia’ Disponibile – Scintilena. https://www.scintilena.com/nuovo-numero-della-rivista-speleologia-disponibile/09/28/.
(5) Nuova Edizione della Rivista Speleologia: Esplorazioni e … – Scintilena. https://www.scintilena.com/nuova-edizione-della-rivista-speleologia-esplorazioni-e-scoperte/08/20/.