Non è sicuro che sia la White Nose Syndrome, l’epidemia che sta mietendo migliaia di vittime tra i pipistrelli dell’america del Nord, ma la settimana scorsa segnalavamo la notizia del ritrovamento del fungo relativo alla WNS in un pipistrello in Francia e oggi siamo alla segnalazione del possibile fungo in Italia.
Dopo i primi appelli apparsi un pò ovunque in Italia, sia sui blog che nelle mailing list, ecco arrivare una notizia tutta da verificare: in una grotta in provincia di Cuneo sono sttai ritrovati i rsti di quattro pipistrelli ricoperti da una specie di muffa bianca.
Le raccomandazioni sono quelle di non farsi prendere dal panico, ma la situazione non deve assolutamente essere sottovalutata.

Pubblichiamo l’appello di Mara Calvini ricercatrice del Gruppo Italiano Ricerche Chirotteri, inoltrato da Juri Traverso GS Martel di Genova:

cari amici speleologi,

sicuramente siete già a conoscenza della Sindorme dal Naso Bianco (White Nose Syndrome) che colpisce mortalmente i pipistrelli IBERNANTI a causa di un fungo (Geomyces destructans). Non ci sono ancora spiegazioni valide sulla vera origine della malattia. Il fungo Geomyces, che si ritrova negli animali contaminati, si sviluppa specialmente sul muso e sul corpo degli individui, determinando tra l’altro lesioni alle ali che compromettono seriamente le capacità di volo.
Rimane ancora indeterminata la reale natura dell’infezione fungina, se essa sia la causa primaria del morbo, magari dovuta ad una mutazione del fungo o se si tratti di infezione opportunistica in animali già compromessi dal punto di vista immunitario.

Infezioni fungine del tipo di quella presente nella WNS sono state segnalate in Europa già da parecchi anni, senza però dare origine ad alcun fenomeno di mortalità di massa
Al di là di una terribile perdità di biodiversità, le conseguenze della WNS si fanno sentire anche nei confronti del (diminuito) controllo biologico degli insetti, particolarmente importante anche sotto l’aspetto economico in relazione agli insetti nocivi all’agricoltura.

Appena pubblicata la notizia di un recente caso di WNS in Francia:
http://www.cdc.gov/eid/content/16/2/pdfs/09-1391.pdf

Oltre a chiedere a tutto il mondo speleo di segnalare eventuali casi di sospetta WNS e di adottare tutte le precauzioni possibili:
http://biocenosi.dipbsf.uninsubria.it/chiroptera/

sono a informarmi che sabato scorso, durante un monitoraggio chirotterologico alla grotta delle Vene (CN), sono stati raccolti 4 esemplari di Rinolofi minori, trovati morti e ricoperti da una “muffa bianca”.
Sono stati immediatamente portati al dipartimento di Micologia dell’università di Torino per effettuare le analisi ed escludere un primo caso di WNS in Italia.

Senza creare allarmismo, solo per precauzione, vi chiedo di NON effettuare visite nella grotta delle Vene, fino a quando non si avranno gli esiti di tali esami!
Vi chiedo anche di avvisare chi non è nell’elenco dei destinatari (per la Liguria) di questa mail ma interessati alla speleologia.

A vostra disposizione per chiarimenti e vi ricordo di contattare la sottoscritta o direttamente il Gruppo Italiano Ricerche Chirotteri (marco.riccucci@alice.it oppure danrusso@unina.it) per eventuali segnalazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *