In Grigna! non molla e aggiunge altri 700 metri di grotta che portano lo sviluppo della Stoppani a 43 km di esplorato con 41,9 km di rilevato.

Andrea Maconi aggiunge al colorito resoconto anche tre video you tube sull’esplorazione e la messa in sicurezza della grotta:

Resoconto di Andrea Maconi
Abbiamo rilevato 520m e esplorati circa 700m. Ora il sistema è a 41.9 km di rilevato e circa 43 km di esplorato.
Sabato entriamo in Fornitori in 6: Conan (Daniele Bassani), Simona Saitta, Antonio Premazzi, Luana Aimar, Maurizio Aresi ed io. Decidiamo di andare verso le zone di Taurus in Stoppani. Arriviamo al sifone di collegamento dove logicamente c’è acqua. Ben consci di quanto ci tiriamo marci se lo passiamo così, decidiamo di perdere un paio d’ore per eliminarlo. Allarghiamo il soffitto e tentiamo di togliere la soglia, che si rivela però troppo dura per essere eliminata (la roccia tivanica è ottima solo dove non serve…). Alla fine però si riesce a passare quasi asciutti, anche se nelle prossime uscite converrà insistere sulla soglia. Sistemiamo anche un po’ le 2 strettoie seguenti e per fortuna anche un bel massone decide di stabilizzarsi…
Passiamo ed arriviamo a Frenesia. Mentre gli altri risalgono i pozzi dò un’occhiata al cunicolo sulla sinistra prima dei pozzi. Faccio circa 25m, ma poi stringe. Da un lato però passando una strettoia nel fango liquido ci si ferma su una strettoia da rivedere perchè al di là pare riallargarsi. Conan intanto sistema un paio di armi che erano un po’ troppo essenziali ed arriviamo finalmente a Taurus. Conan arrampica la prima placca e la arma. Arrampica poi anche il secondo camino da 12 m e lo arma, anche se devo ancora capire come cavolo ha fatto l’altra volta ad arrampicarlo e scenderlo senza corda… Dall’altra parte la grotta si biforca: Conan arrampica l’ennesimo camino di 10 m in libera e lo arma… Conan e Mauri vanno avanti per una trentina di metri e poi si fermano su galleria e decidono di andare a fare l’altro ramo perchè sembra più interessante. Noi intanto rileviamo, ma poi smettiamo. Intanto io faccio una corsetta in fondo al ramo per capire perchè si erano fermati… stranamente non c’era nessuna fregatura e la galleria prosegue comoda per almeno una cinquantina di metri, poi vi è un bivio: a destra un cunicolo, che trascuro, mentre a sinistra un laminatoio pieno di pozze e sassi. Dato che ho la AV non mi preoccupo più di tanto e vado avanti togliendo un po’ di pozze, al di là c’è una saletta e due vie distinte, di cui una arrampicabile probabilmente anche senza corda e l’altra forse mettendo un paio di fix. Dato che sono bagnato fradicio di sudore per la corsa fatta, non provo neanche a raggiungere la galleria sulla destra, anche se probabilmente ci arriverei…
Raggiungo gli altri e proseguiamo nel rilievo. Intanto Conan e Mauri si alternano nella risalita dei 4 camini seguenti nell’altro ramo (10, 5, 5, 8m) con la solita tecnica kamikaze, cioè mettendo i fix solo in cima dopo averla arrampicata… tra l’altro la roccia qui mostra le solite ottime qualità tivaniche, cioè che quando prendi in mano l’appiglio, ti rimane in mano…
Antonio ed io proseguiamo nel rilievo, arriviamo in cima all’ultima risalita, ma gli altri non ci sono più… A destra vi è una via in discesa, mentre davanti una bella galleria a tratti concrezionata… Decidiamo di fermarci e di correre per raggiungere gli altri, che tra l’altro hanno abbandonato persino i sacchi. Noi invece ce li portiamo anche perchè so già che non sarà breve… Dopo 100m di galleria in salita li raggiungiamo. Siamo di fronte ad una svolta: davanti c’è un bivio. In alto c’è una saletta ferma sotto camino, che dal rilievo è a -15m dalla superficie (occorrerà assolutamente posizionare l’ingresso perchè è stupido andare a -300m e poi risalire a -20 facendosi 600m di dislivello…), mentre a valle c’è una diffluenza. Presi dall’entusiasmo decidiamo di andare a valle. Più scendiamo più ci rendiamo conto che la via potrebbe finire in Tacchi, quindi corriamo presi dall’entusiasmo. La galleria è da sacco in spalla (dimensione media 10×5…) tipo Taurus o Acquarius… Si percorrono circa 300m in discesa e forse solo in 5m bisogna togliersi il sacco dalle spalle… Arriviamo a dei sassi instabili
http://www.youtube.com/watch?v=S_sIdxaSpDo
http://www.youtube.com/watch?v=S_sIdxaSpDo e decidiamo di eliminarli per proseguire più tranquilli. Purtroppo riusciamo a toglierne solo uno, ma passiamo oltre e procediamo per circa 100m in discesa fino a che purtroppo la galleria decide di terminare su un intaso di ghiaia, tirandoci l’ennesima fregatura e la giunzione con la Tacchi sfuma in un baleno… Dall’inizio della galleria abbiamo perso circa 150m di dislivello e abbiamo ignorato un numero imprecisato di bivi (forse una decina). Dalla frana in su usciamo rilevando e ci colleghiamo al rilievo precedente. Mentre gli altri escono, Mauri, Conan ed io esploriamo la diffluenza in cima ai camini e ci facciamo la razione settimanale di posti osceni. Scesa una placca colla corda ci troviamo di fronte ad una strettoia. Mi calano in un laminatoio-pozzetto fangoso, ma sotto la galleria prosegue solo per 20m in discesa e poi per fortuna termina inesorabilmente.
Contenti di esserci infangati per bene decidiamo che è ora di andare fuori.
Una bella giornata di sole ci attende e fa caldo seppure incontriamo gli altri diretti a Fornitori (Marzio, Carlo e Virginia) che ci dicono che c’è -10 e al mattino c’era -17…
Abbiamo rilevato 520m e esplorati circa 700m. Ora il sistema è a 41.9 km di rilevato e circa 43 km di esplorato.
Inutile dire che nella zona rimane ancora tantissimo da fare (risalite, cunicoli, gallerie inesplorate…) e la zona è interessantissima perchè, seppur molto distante dalla Tacchi, ha “guadagnato” un bel po’ di strati e, se si trova una diffluenza valida, si potrebbe scendere verso le gallerie della Tacchi o magari del la Niccolina.
ciao,
Andrea Maconi
INGRIGNA!

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