Un ciclo di tre incontri per scoprire la storia geologica, le antiche attività minerarie e la vita sotterranea del territorio bresciano, organizzati dall’associazione di speleologia e scienze naturali Speleo Montorfano.
L’associazione Speleo Montorfano, che opera nel territorio di Montorfano, in provincia di Brescia, ha organizzato per il mese di novembre e dicembre 2023 una serie di tre eventi dedicati alla divulgazione della conoscenza del mondo sotterraneo. Gli eventi si terranno presso l’Auditorium San Giovanni Battista di Coccaglio, con ingresso gratuito e prenotazione obbligatoria.
Il primo appuntamento è previsto per mercoledì 29 novembre 2023, alle ore 20.30, con la conferenza “Viaggi nel tempo. Attraverso la storia geologica del territorio bresciano”, tenuta da Livio Palamidese, geologo e speleologo.
La conferenza illustrerà le principali caratteristiche geologiche delle Prealpi bresciane, formate da rocce sedimentarie di origine marina, sollevate da eventi tettonici e modellate da fenomeni carsici.
Si parlerà anche dei fossili, testimonianze di antiche forme di vita, e dei marmi, pregiati materiali estratti dalle cave locali.
Il secondo appuntamento è fissato per mercoledì 6 dicembre 2023, alle ore 20.30, con la conferenza “Le miniere. Tra la Val Trompia e il Sebino. Storia, geologia, esplorazioni”, tenuta da Franco Di Prizio, presidente di Speleo Montorfano e autore di numerosi libri e articoli sul tema.
La conferenza ripercorrerà la lunga storia delle attività minerarie nella Val Trompia e nel Sebino, che hanno sfruttato le ricche risorse di ferro, piombo, zinco e argento presenti nel sottosuolo.
Si parlerà anche delle esplorazioni speleologiche nelle antiche miniere, alcune delle quali visitabili ancora oggi.
Il terzo e ultimo appuntamento è programmato per mercoledì 13 dicembre 2023, alle ore 20.30, con la conferenza “Biospeleologia. La vita nel buio”, tenuta da Livio Palamidese, già relatore del primo incontro.
La conferenza si occuperà della fauna cavernicola, ovvero degli animali che vivono nelle grotte, adattandosi a condizioni ambientali estreme, come l’assenza di luce, la scarsità di cibo e le basse temperature.
Si mostreranno le principali specie di invertebrati, come insetti, ragni, crostacei e vermi, che popolano le cavità sotterranee del territorio bresciano e delle Alpi.
Gli eventi sono realizzati con il patrocinio del Comune di Coccaglio e della Provincia di Brescia, in collaborazione con il Gruppo Speleologico Bresciano e il Museo delle Scienze Naturali di Brescia. Per maggiori informazioni e prenotazioni, è possibile visitare il sito web di Speleo Montorfano 1 o seguire la pagina Facebook dell’associazione
anche nel Lazio a Collepardo (Frosinone) c’è il pozzo d’antullo o santullo sul cui fondo vivono alberi di alto fusto e tu non tocchi terra ma le loro chiome. Supera i 50m di profondità. Si dice che un cunicolo arrivi alla grotta dei bambocci. Io ci ho ravanato per stagioni diverse ma ho trovato solo piccoli anfratti, rospi e biscie.
non ho molta simpatia per i biologi. Per loro le grotte sono solo fatte per depredare animaletti.
Più ne trovano e più ne catturano. Io invece li osservo nel luogo in cui sono nati e vivono e sono isoddisfatta di aver goduto della loro compagnia.
Alberta credo che questa visione non dia il giusto merito ai ricercatori biospeleologi. Ne conosco moltissimi e ti assicuro che c’è una grande attenzione da parte degli studiosi di biologia. Semmai il problema della “caccia all’animaletto” diventa un dramma quando la ricerca la fanno speleologi che non hanno idea di cosa stanno facendo, posizionando trappole senza cognizione di causa e devastando il patrimonio biologico di una grotta.