Un pezzo di storia dell’umanità è in vendita: due siti preistorici situati vicino alle celebri grotte di Lascaux, in Dordogna, sono stati messi sul mercato dal proprietario, che cerca un acquirente appassionato.
Il primo sito, una grotta incastonata nella valle della Vezere, nel villaggio di Les Eyzies, custodisce incisioni risalenti a più di 15.000 anni fa e rappresenta un tesoro della preistoria francese.
Il proprietario, Jean-Max Touron, ha dovuto prendere la difficile decisione di venderlo a causa dell’età avanzata.
Il secondo sito in vendita, situato a soli due chilometri dal primo, è uno dei luoghi di nascita dell’umanità, dove sono stati scoperti resti di 32.000 anni fa che hanno dato origine alla denominazione “uomo di Cro-Magnon”.
Il sito, aperto al pubblico da dieci anni, accoglie ogni anno 20.000 visitatori.
La vendita di questi due siti è ancora più intrigante perché il secondo sito è classificato come patrimonio mondiale dell’Unesco, il che significa che il profilo dell’acquirente sarà attentamente valutato secondo determinati criteri.
Il prezzo richiesto per questo patrimonio dell’umanità è di poco più di 2 milioni di euro.
La notizia ha suscitato grande interesse tra gli appassionati di archeologia e storia, ma anche tra gli investitori immobiliari e i collezionisti d’arte.
La vendita di questi siti rappresenta un’opportunità unica per conservare e preservare questi tesori preistorici per le generazioni future.
La decisione del proprietario di vendere questi siti preistorici ha suscitato polemiche e preoccupazioni tra gli esperti del settore, che temono che i siti possano cadere nelle mani di acquirenti privati che non saranno in grado di preservarli adeguatamente.
Tuttavia, il proprietario si è impegnato a cercare un acquirente appassionato e competente, che possa garantire la conservazione di questi siti per le generazioni future.
La vendita di questi siti preistorici rappresenta una grande opportunità per la Francia di promuovere il turismo culturale e di valorizzare il suo patrimonio storico e archeologico.
La vendita di questi siti potrebbe avere un impatto positivo sull’economia locale, creando nuove opportunità di lavoro e stimolando lo sviluppo del settore turistico.