“Il Buco” di Michelangelo Frammartino che racconta dell’esplorazione sul Pollino dell’Abisso del Bifurto, è uno dei cinque film italiani in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia.
“Il Buco” racconta la scoperta e l’esplorazione dell’Abisso del Bifurto, il film di Michelangelo Frammartino è uno dei cinque film in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia che si terrà dall’1 all’11 settembre 2021.
Un’ occasione cinematografica straordinaria per far conoscere il mondo della speleologia al grande pubblico, anche perchè il film è stato girato in stretto contatto con lo speleologo Nino la Rocca e tra gli attori sono stati scelti 12 speleologi veri, del nord Italia, che hanno impersonato i giovani membri del Gruppo Speleologico Piemontese che nel 1961 hanno esplorato questa cavità sul Pollino. Il film è stato realizzato in collaborazione e con il Patrocinio della Società Speleologica Italiana.
Per quattro mesi la troupe ha girato all’interno della grotta, sfidando il buio, l’isolamento, il vuoto, le riprese sono terminate a fine ottobre 2019.
LA TRAMA – Durante il boom economico degli anni 60, l’edificio più alto d’Europa (il Pirellone) viene costruito a Milano, nel prospero Nord-Italia. All’altra estremità del Paese, nell’agosto del 1961 un gruppo di giovani speleologi piemontesi, già esploratori di numerose cavità, cambiano rotta e puntano al Sud, con l’intenzione di esplorare nuove grotte sconosciute, e si imbattono nell’Abisso del Bifurto, quella che diventerà temporaneamente la grotta più profonda d’Italia e una delle più profonde al mondo con i suoi -700 metri. L’altopiano calabrese del Pollino e il suo incontaminato entroterra sono lo specchio di un Meridione angosciato anche allora da mille problemi e che tutti, soprattutto i giovani, continuano ad abbandonare. Tra i Comuni di San Lorenzo Belizzi e Cerchiara di Calabria, lo sguardo fiero di un vecchio pastore, è unico e severo testimone di un territorio incontaminato e dell’esplorazione. Questo film è la storia dell’impresa di questi giovani piemontesi.