Alla scoperta della speleologia in Italia, partiamo dall’Umbria speleologica, la terra de “La Scintilena

Andiamo alla scoperta dell’Umbria Speleologica.

Tutte le regioni italiane hanno nel loro territorio aree di interesse speleologico, anche se con significative differenze tra regione e regione.

Grazie alla Società Speleologica italiana, è stata realizzata una Mostra con Poster Regionali, da cui si trae spunto in questa serie di articoli sull’Italia Speleologica.

Iniziamo il nostro viaggio nell’Italia Sotterranea partendo dall’Umbria.

L’Umbria speleologica

Le principali aree carsiche dell’Umbria

Al di fuori di aree carsiche ricche e interessanti, come Monte Cucco e le Gole del Forello, l’Umbria mostra un fenomeno carsico diffuso ma di modesta entità.

Solo eccezionalmente sono stati rinvenuti sistemi isolati di un certo interesse.

Le grotte più estese includono la Grotta di Monte Cucco (28.000 m), la Buca di Faggeto Tondo (3.000 m), il Pozzo della Piana (2.555 m), la Buca Futura (1.300 m), la Grotta GIS (800 m), la Grotta dei Conoidi appena scoperta e in fase di esplorazione, la Grotta dello Svizzero (750 m), la Grotta del Chiocchio (600 m) e la Grotta del Faggio (532 m).

Umbria Speleologica - la sala margherita nella Grotta di Monte Cucco
La Grande sala Margherita all’interno della Grotta del Monte Cucco

Le grotte più profonde comprendono la Grotta di Monte Cucco (923 m), la Grotta del Chiocchio (514 m), la Buca di Faggeto Tondo (300 m), l’Abisso del Corno del Catria (280 m), il Buco Bucone (216 m), la Buca Futura (180 m), la Voragine Bocca Nera (156 m), il Vorgozzino (132 m), l’Abisso II di Monticelli (115 m) e la Buca della Valcella (102 m).

I fenomeni carsici

Come già detto, al di fuori di aree carsiche ricche e interessanti, come Monte Cucco e le Gole del Forello, l’Umbria mostra un fenomeno carsico diffuso ma di modesta entità.

Tuttavia è presente un fenomeno carsico superficiale imponente, tanto che i piani chiusi di Castelluccio (Norcia) con l’inghiottitoio dei Mergani e la piana di Colfiorito sono fra i più grandi d’Italia.

Le acque carsiche

Umbria Sotterranea - Sorgente della Morica a Stifone
Umbria Speleologica – La Sorgente della Morica a Stifone – Foto di Tiziana Serpetti

In Umbria sono presenti numerose sorgenti di origine carsica, tra cui la sorgente di Scirca, che raccoglie le acque della Grotta di Monte Cucco e alimenta l’acquedotto di Perugia.

A Stifone, le sorgenti della Gola di Narni complessivamente raggiungono una portata di 13 mc/s drenando gran parte del sistema idrologico profondo dell’Umbria meridionale.

I Gruppi dell’Umbria Speleologica

La Federazione Umbra Gruppi Speleologici include numerosi gruppi.

Nella provincia di Perugia troviamo il Gruppo Speleologico CAI Foligno, il Gruppo Speleologico CAI Gubbio – Buio Verticale, il Gruppo Speleologico CAI Perugia, il Gruppo Speleologico CAI Spoleto, il Gruppo Speleologico CAI SSI Città di Castello, il Gruppo Speleologico Todi e il Gruppo Speleologico Gualdo Tadino.

A Terni troviamo il Gruppo Speleologico Stroncone, il Gruppo Speleologico Terre Arnolfe Cesi, il Gruppo Speleologico UTEC Narni, l’Associazione La Scintilena Narni, il Gruppo Speleologico CAI Orvieto e il Gruppo Grotte Pipistrelli CAI Terni.

Oltre ai gruppi aderenti alla Federazione Regionale, va citato il CENS Centro Escursionistico Naturalistico Speleologico, che con i suoi corsi CAI e il Laboratorio Materiali costituisce una componente importante per la speleologia umbra e nazionale.

Il catasto delle grotte dell’Umbria

Gli speleologi esplorano e studiano il mondo sotterraneo

Il catasto delle grotte censite in Umbria conta più di mille grotte, con 5 grotte che superano i 500 metri di sviluppo e 10 grotte che superano i 100 metri di profondità.

Tra le grotte turistiche si annoverano la Grotta di Monte Cucco e la Grotta dell’Abbadessa (Pale – PG).

La Speleologia Urbana

Una componente importante della Speleologia Umbra è costituito dalla Speleologia in Cavità Artificiali.

Narni Sotterranea è una attrazione turistica molto gettonata

Negli anni ’80 l’Umbria vide ufficialmente il riconoscimento di questa particolare disciplina grazie ai gruppi speleologici di Narni, Orvieto e Todi.

Quasi tutti i centri storici umbri custodiscono numerose opere sotterranee etrusche e romane.

Lo studio di queste cavità ha portato ad un grande sfruttamento turistico con Narni Sotterranea e Orvieto Underground, mentre si affacciano con giornate spot anche Perugia Sotterranea e Terni, con le visite ai rifugi antiaerei.

I raduni nazionali di Speleologia

i raduni nazionali di speleologia che si svolgono ogni anno in varie località italiane, nacquero a Costacciaro (PG) dove si svolsero ininterrottamente dal 1980 al 1991.

Inoltre, l’Umbria ospitò ancora l’evento nazionale, nel 1992 a Marmore, nel 2003 a Costacciaro, nel 2015 a Narni e nel 2023 ancora a Costacciaro.

La speleologia su internet

Il Notiziario di Speleologia “La Scintilena” al primo posto in Italia per visualizzazioni tra i siti speleo viene realizzato a Narni.

Nel 2007 e nel 2008 fu il sito di speleologia più visto al mondo. Da oltre 20 anni è fonte di informazione, divulgazione e condivisione dell’argomento “speleologia”. E questo è tutto…

Il sito della FUGS: https://www.fugs.it/

Il Catasto speleologico dell’Umbria: https://www.fugs.it/catasto-umbria

Le notizie dall’Umbria Speleologica: https://www.scintilena.com/category/umbria/