Eventi e spettacoli nelle grotte turistiche italiane: una riflessione critica

Le grotte turistiche italiane, per mantenere le proprie strutture e garantire sicurezza e accessibilità, necessitano di ingenti risorse economiche.

Tuttavia, quando i fondi scarseggiano o si cerca di aumentare i profitti, i gestori spesso trasformano questi ambienti unici in palcoscenici per eventi di vario genere, suscitando non poche polemiche tra gli appassionati di speleologia.

Uno degli esempi più controversi sono le rappresentazioni teatrali all’interno di diverse grotte turistiche, con spettacoli di luci e suoni che, secondo molti, banalizzano la bellezza naturale di questi luoghi.

In un caso estremo, una grotta sarà utilizzata come set cinematografico per una puntata della serie Gormiti, con i gestori che sostengono che tali ambienti siano ideali per le riprese cinematografiche.

Non mancano poi le degustazioni di vini e prodotti tipici, gli incontri culturali, i concerti e chi più ne ha più ne metta, che se da un lato possono sembrare iniziative interessanti, dall’altro rischiano di trasformare le grotte in semplici attrazioni turistiche, perdendo di vista il loro valore scientifico e naturale.

Per gli amanti dell’adrenalina, alcune grotte offrono gare podistiche e zip line all’interno delle cavità, attività che sollevano ulteriori dubbi sulla compatibilità con la conservazione dell’ambiente speleologico.

Fortunatamente, esistono anche esempi virtuosi.

Alcune piccole grotte turistiche, come le Grotte di Onferno nell’entroterra romagnolo e le Grotte di Falvaterra nel frusinate, riescono a mantenere un equilibrio tra turismo e rispetto dell’ambiente. Queste grotte e poche altre, come la grotta di Ispinigoli o la Grotta di Su Mannau in Sardegna, o la Grotta di Bossea e quella di Rio Martino in Piemonte, si distinguono per l’attenzione alla didattica e alla divulgazione scientifica, offrendo SOLO visite guidate che mirano a far conoscere al pubblico le particolarità di questi ambienti senza snaturarli.

In conclusione, mentre molte grotte turistiche italiane si trasformano in luoghi di intrattenimento, è importante riflettere sull’impatto di queste attività e promuovere una gestione che valorizzi e protegga il patrimonio speleologico.

Da speleologo, invito i turisti a visitare queste grotte citate e a non partecipare alle varie attività extra che si svolgono in tante altre grotte turistiche sparse sul territorio italiano, per non dare spazio alla fiorente mercificazione e allo svilimento di beni così importanti.

Siate turisti curiosi e responsabili, aiutate con le vostre visite chi fa del proprio lavoro una missione di divulgazione dell’ambiente naturale.

Andrea Scatolini