di Nadia Bocchi


Sabato 17 agosto Luca Pedrali (G.S.M.), Davide Corengia (G.G.M.), Ivano Predari (G.S.M.) e Nadia Bocchi sono tornati a Tufere per continuare l’esplorazione. Ivano e Nadia hanno aiutato a portare il materiale fino all’ingresso del secondo sifone (trapano, corde, e tutto il materiale d’armo) e li hanno atteso Luca e Davide che hanno proseguito da soli. Dopo il terzo sifone hanno risalito il fiume d’acqua per circa 100 metri in ambienti sempre più grandi raggiungendo la base della cascata dove l’esplorazione precedente era stata interrotta. Il getto d’acqua è così forte e imponente che hanno dovuto armare un traverso per riuscire a risalirla senza essere troppo esposti alla furia dell’acqua e per non rovinare troppo la corda. Dopo aver superato questo primo ostacolo, si sono resi conto che la galleria che intravedevano dal basso non era altro che la base di un enorme pozzo verticale di oltre 25 metri. Da qui hanno ripreso ad armare raggiungendo quasi la cima ma, avendo finito i fix, sono dovuti rientrare. Intravedono comunque una galleria di 4 metri di diametro. La grotta sembra salire verso l’alto ma ancora non sono stati trovati arrivi laterali. Anche oggi la punta per i quattro speleosub è stata di otto ore. Ringraziamo tutti gli amici che ci hanno aiutato: Cocco Raimondo, Celeri Gregorio, Finazzi Maurizio e Ziglioli Roberto del CAI speleo Lovere, Franco Di Prizio, Giuliano Mazzotti, Ennio Pedercini e Roberto Zanardini del G.S.M. e C.A.I. Montorfano che ci hanno anche generosamente fornito tutto il materiale d’armo (trapano compreso!) , Stefano Gallingani e Sergio Signorini il custode di Tufere e del nostro cane Ivano…grazie a tutti!

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