notizia di Andrea Scatolini

La notizia è una di quelle che di solito fa dire: Ma tu sei sicuro? Ma l’hai vista? Ci sei entrato? Ci Accompagni? Soltanto che a trovare l’ingresso, o presunto tale, è stato proprio uno dell’UTEC: Chiodi.
Durante una battuta di caccia al cinghiale, batti e ribatti, nel fitto della macchia di Monte Sant’Angelo, dalle parti dell’antenna ( e non diamo altre indicazioni sennò qualcuno ci entra prima di noi) l’ammazzacinghiali a momenti casca dentro un pozzo di 6-7 metri. Per capirci è un piccolo Pizzo Corvo e dall’alto si intravede una prosecuzione laterale. Quando si va a cinghiali non si porta certo dietro la corda, perchè al cinghiale si spara, l’impiccagione è una cosa lunga, così Paolo non è potuto entrare e, sempre più cinghiale-dipendente, ha promesso che appena finita la stagione della caccia, o forse dopo Corchia, ci accompagnerà e ci andremo a fare un giretto.

Se qualche vecchio dell’UTEC legge nel frattempo questo notizia e riconosce questo pozzo come l’ennesima “sola” presa in tempi passati, per favore si faccia avanti utec@speleo.it e ci eviti la scampagnata in mezzo agli spini di Monte Sant’Angelo. A memoria mia, non conosciamo niente del genere.

Monte Sant’Angelo è un monticello di calcare massiccio adiacente le gole del Nera, alla base del monte ci sono proprio le sorgenti minerali di Stifone con la loro portata impressionante, poco più in alto troviamo la strettissima grotta di Taizzano proprio in prossimità dell’abitato, sviluppata su un’unica faglia e interessata da una risibile corrente d’aria; Poco lontano si apre la grotta del Cimitero di Taizzano, molta aria, ma nessuna possibilità di disostruzione per la presenza di tantissimi massi sconnessi; Sotto altre due piccolissime cavità; alzandoci di quota, sulla strada imbrecciata che va da Testaccio a Taizzano, una apertura di venti centimetri sulla roccia soffia “sempre”, mentre vicino al Castello di Sant’Angelo è praticamente “scomparsa” la Grotta di Sasso Segato, e venti metri più in basso ci sono solo dei ripari sotto roccia tra i pinnacoli di calcare che si affacciano sulla valle; In cima alla montagna, a due passi dall’antenna, una dolina chiusa conferma l’estrema fratturazione della montagna; dentro Taizzano leggende paesane ricordano rifugi durante la guerra in un orticello con una buca di due metri per due.. un pozzo, mai, a parte il Buco della Strega di Borgaria, versante sud del monte, dove, leggenda vuole, uno sprovveduto lasciò cadere nel pozzo (15 metri profondo, ma abbastanza stretto da non vederne la fine) una borraccia, che ritrovò, nemmeno a farlo apposta, davanti la sorgente di Lecinetto, qualche centinaio di metri più a valle… potenza dell’immaginazione!

Che sia la volta buona per Monte Sant’Angelo? Speriamo. Sant’Angelo assistici e proteggici.

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