Il progetto di tracciamenti delle acque sotterranee in Toscana ha avuto inizio nel lontano aprile del 1972, quando è stato effettuato il primo tracciamento, precisamente nell’Antro del Corchia.

Da quel momento in poi, sono state effettuate ben 55 prove di tracciamento in 51 anni di attività, che hanno permesso di interpretare e dare una forma al reticolo idrologico delle Alpi Apuane e non solo.

La mole di dati raccolti in tanti anni di attività è stata così notevole da richiedere una forma grafica riepilogativa che consentisse di avere un colpo d’occhio sul lavoro fatto ed i risultati ottenuti mediante uno strumento ormai di uso diffuso e comune come Google Earth.

Il modello rappresenta una selezione dei tracciamenti che hanno dato un riscontro sicuro e certo, aggregati per bacino/sorgente.

È possibile selezionare ed organizzare i dati del modello mediante i seguenti pulsanti: cavità tracciate, punti di probabile deflusso, collegamenti (lineari) grotta-sorgente, punti monitorati positivi, altri ingressi delle grotte tracciate, pianta/poligonale delle grotte tracciate.

Il modello è liberamente scaricabile sul sito ufficiale della Federazione Speleologica Toscana al seguente link: LINK ACQUE TINTE.

La presentazione del modello avverrà nel corso del IX Congresso Regionale di Speleologia Toscana Ipogea a Vicopisano, domenica 30 aprile 2023 alle 14:30.

Il progetto “Acque Tinte” della Federazione Speleologica Toscana ha come obiettivo principale la mappatura del sistema idrologico delle Alpi Apuane e delle zone limitrofe attraverso l’uso di tecniche di tracciamento delle acque sotterranee.

Il tracciamento viene effettuato attraverso l’uso di coloranti che vengono rilasciati nelle acque sotterranee, per poi essere rilevati in superficie, nei fiumi o nei laghi.

In questo modo è possibile capire il flusso dell’acqua sotterranea, le sue connessioni con le altre grotte e le sue caratteristiche chimiche.

Il progetto “Acque Tinte” ha portato alla realizzazione di una mappa dettagliata del sistema idrologico delle Alpi Apuane, che permette di comprendere meglio la distribuzione dell’acqua sotterranea e la sua connessione con le altre grotte della zona.

Il modello sviluppato è stato reso disponibile al pubblico, consentendo a chiunque di esplorare e studiare le informazioni raccolte dalla Federazione Speleologica Toscana.

Il modello è stato realizzato utilizzando Google Earth, rendendolo facilmente accessibile e utilizzabile da chiunque.

Il progetto “Acque Tinte” rappresenta un importante contributo alla conoscenza del sottosuolo della Toscana e delle Alpi Apuane in particolare, fornendo informazioni utili per la gestione e la protezione delle risorse idriche e ambientali della regione.

Maggiori info:

http://www.speleotoscana.it/2023/04/21/acque-tinte-una-rappresentazione-grafica-di-50-anni-di-tracciamenti/