Purtroppo al peggio non c’è mai fine e nelle sale si appresta ad uscire un’altro film ambientato nelle grotte americane. Non mi sono mai piaciuti i film dell’orrore, ma questi ambientati in grotta sono ancora più idioti. Nel primo film ancora non riesco a capire da dove viene la luce sottoterra. Tra tutte le mie paure, quella più concreta è di finire il carburo, o di rimanere senza batterie, o di fracassare l’impianto a led con una testata sul soffitto. Nei film di avventura, come nei film dell’orrore, non viene sfruttata questa particolare condizione dell’assenza di luce, probabilmente perchè autori e sceneggiatori ignorano le condizioni reali dell’ambiente che rappresentano nei loro film. Così i protagonisti si muovono all’interno di labirinti sotterranei ben illuminati dalla luce che filtra non si sa bene da dove. Roba che per chi va in grotta anche solo un piccolo bagliore di luce bianca, preceduta dal forte odore di polline, terra e foglie morte, preannuncia la fine della grotta nel giro di una decina di metri…
In questi horror in grotta non succede mai. The descent 1 tutto sommato aveva in se la novità che esseri umani rimasti chiusi per generazioni in grotta si erano adattati all’ambiente diventando troglobi e nutrendosi di quello che entrava in grotta, speleologi compresi. Nel numero due, cosa potranno mai inventarsi gli autori? Bho, intanto eccovi in anteprima il promo…

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