Stamattina la radiosveglia delle 7.20 attacca con la notizia della montagna assassina, domenica terribile certo, tanti morti per una doppia cordata in Francia, e ancora altri in Italia. Accendo la TV dell’italiano medio e continua anche li la carrellata di tragiche notizie e montagne assassine. Sono appena tornato da due giorni in montagna, e mi sento quasi un irresponsabile, un criminale, uno senza cervello, ad andare in montagna, luogo pericoloso dove la morte sta in agguato.
Poi faccio una ricerca su Google… ma possibile che in montagna si muore così facilmente, e a chi va al mare sotto il sole a prendersi ustioni bibliche, si ingozza di pesce come un pellicano e poi fa il bagno, si addormenta sul materassino e si risveglia in Croazia, non gli succede niente!?
E infatti… appena il 19 giugno 2011, la Repubblica parlava di sette morti annegati al mare (in un giorno solo) e in realtà i morti a fare bene i conti con gli altri giornali trovati on line sarebbero 8:
MILANO – Tragica domenica al mare in Italia. Sono sette le persone annegate in una giornata caratterizzata su molti litorali dal bel tempo, ma con forte vento e mare agitato. Il bilancio complessivo è di due morti nel Veneziano, uno in provincia di Sassari e una bambina in provincia di Macerata, altri due in provincia di Savona, uno nel Lazio.
Questo fine settimana: un morto annegato a Vasto per salvare il figlio, annegato un 82enne a Iesolo, un tunisino affoga nel Brenta mentre fa il bagno, stessa sorte per un bambino a Zurigo. Due anziani morti sotto l’ombrellone a Rimini, un 50enne morto per infarto sotto l’ombrellone nell’ascolano, una 28enne morta dopo una festa in spiaggia a Ravenna, una sposa in luna di miele morta nello Yucatan sul paracadute tirato dal motoscafo, una ottantenne è annegata a Budoni in Sardegna…
Sono convinto che a conti fatti ci sono più morti al mare che in montagna, capito signori giornalisti catastrofisti della montagna?