Dopo strettoie e pozzi conosciuti già in passato, una risalita da l’accesso agli speleologi ad una zona con grandi ambienti inesplorati. Sulle Grigne le esplorazioni non finiscono mai
La grotta, reperita nel 1985 da elementi del Gruppo Grotte Milano Cai Sem, venne esplorata l’anno successivo fino al vecchio fondo (-270m) dal Gruppo Grotte Milano Cai Sem, dall’Associazione Speleologica Comasca e da un elemento del Gruppo Speleologico Lecchese Cai Lecco. Nel 1988 l’Associazione Speleologica Comasca riarmava la grotta e, in collaborazione con il Gruppo Grotte Milano Cai Sem, trovava ed esplorava la via per il nuovo fondo (-298 m) traversando sul penultimo pozzo della via vecchia.
Nell’estate del 1999 sono state trovate interessanti prosecuzioni in prossimità del fondo.
La cavità è costituita da una serie pressocché ininterrotta di 21 pozzi (17 lungo la via vecchia) tutti di scarsa profondità (massimo 37 m) intervallati da brevi meandri (soprattutto nella prima parte della grotta, ovvero fino al 5° pozzo o P7). Praticamente tutti i pozzi sono “pozzi cascata” e in diversi casi è ben visibile l’arretramento della forra alla sommità degli stessi. È interessante notare che in questa grotta ci sono dei fenomeni concrezionali.
(brani tratti da: BUZIO A., GANDINI F., 1986: Grotte e Abissi di Lombardia, stampato in proprio)
Ecco di seguito il racconto pubblicato su Facebook da Gianluca Perucchini sulla pagina di “Ingrigna!”:
Oggi, Giovedì 29, siamo io , Alex e Marco Corvi per un uscita alla grotta Trentinaglia.
La giornata è soleggiata e le temperature non sono rigide.
Ci troviamo presto per circa le 10, e la brutta notizia è che ho dimenticato il sottotuta…mannaggia…però si entra lo stesso
Per me è la prima volta in questo abisso e sono un po’ in ansia per eventuali strettoie che mi potrebbero fare sudare….infatti dopo pochi metri una bella strettoia che, dopo qualche tira e molla e con l’aiuto di Marco riesco a passare.
La progressione continua non troppo male, la grotta mi piace , è concrezionata, ma non c’è questo gran vento.
Poco prima della finestra che porta alle zone di mio cuggino c’è un altro passaggio stronzo per me….ma in qualche modo riesco a trafilarmici.
Da lì in poco tempo siamo alla vecchia corda dove dobbiamo risalire in artificiale (Aresi e Pozzo, ci hanno avvisato di non usare la corda perché molto vecchia e pericolosa).
Ci prepariamo per la risalita, Marco spicca il volo , una breve risalita in libera ed una spaccata lo portano a passare il vecchio frazionamento (a vederlo mi è venuta la pelle d’oca) ed in men che non si dica la risalita è fatta.
Da qui riarma con corda nuova e ci immettiamo in un meandro che dopo due salatini in libera ci porta ad un piccolo ambiente dove troviamo la. Scritta MIO CUGGINO 11/7/99.
Ok siamo nel punto giusto.
Cerchiamo il passaggio per poter arrivare a notte rock (il nostro obbiettivo di oggi).
Faccio sicura a Marco che con due chiodi arriva a soffitto meandro dove c’è il passaggio che ci porta alle gallerie freatiche.
Armiamo il saltino e andiamo a vedere cosa troviamo.
La condotta dopo un 8m bivia, a dx scende mentre a sx continua orizzontale arrivando ad una strettoia che porta ad un grosso ambiente.
Alex e Marco riescono a passare mentre per me è troppo stretta.
La allarghiamo e anche il riesco a passare.
Ci troviamo davanti ad un bel pozzo di una dozzina di metri con due finestre in alto una delle quali grossa.
Lo scendiamo, è molto concrezionata e con un buon stillicidio, alla base c’è una continuazione che ci porta alla testa di un p25 a orecchio, ma la condotta gira, continua e dopo 15m arriviamo ad un salto non fattibile in libera e non abbiamo più corda. (zone già state viste e con vecchi fix di ancoraggio).
Torniamo in dietro all’ultima strettoia fatta, disarmiamo lasciando solo gli attacchi e la corda la utilizziamo per vedere un altro finestrone lì vicino , Alex si arrampica e attrezza questo salto di una decina di metri.
Ci sono segni di passaggio , continuiamo e saliamo un altro salto che attrezziamo, (da qui non sembra che ci sia passato nessuno), non è stretto arriviamo ad un altro salto e non abbiamo più attacchi per risalire….
Marco lega il martello alla corda e lo lancia a cavallo di un grosso naso di roccia …..un grande, Alex fa da contrappeso mentre Marco sale ed atrezza il salto.
Da lì troviamo una galleria in parte concrezionata e vergine che ci porta ad un ambientione ………wow si esplora!
Pultroppo non riusciamo ad andare oltre , serve corda……
Soddisfatti è ormai ora di tornare e lasciamo armato la condotta.
Nel ritorno vediamo anche la condotta a dx che avevamo visto che porta ad un pozzo di un 20m e alla sommità una possibile finestra da vedere.
Mangiamo qualcosa ad iniziamo ad uscire….per le 22 siamo fuori.
Bella uscita e con gente tosta….anche oggi ho imparato qualcosa…. ci siamo
divertiti…….torneremo!