Il progetto Luftloch prosegue con successo, raggiungendo nuove profondità e aprendo la strada a future esplorazioni

Trieste – La Società Adriatica di Speleologia da anni sta portando avanti il progetto Luftloch, un’iniziativa per raggiungere le acque profonde del fiume Timavo attraverso la Dolina delle Cloce.

Dopo anni di scavi e ricerche, il team ha raggiunto importanti traguardi, avvicinandosi sempre di più all’obiettivo finale.

L’ultima punta esplorativa di febbraio 2024 ha dato la possibilità agli speleologi di accedere ad un immenso ambiente, come dimostrano i video pubblicati su Facebook nei giorni scorsi, in cui Marco Restaino scende su corda nel vuoto, alla ricerca di un buon punto di atterraggio, forse un terrazzino.

Tutto intorno è buio e la voce rimbomba nel vasto ambiente sotterraneo.

Dagli esploratori non trapelano dettagli, ma questo 2024 passa alla Storia perché rappresenta la svolta per la conoscenza della Luftloch e di un altro tassello del misterioso corso sotterraneo del fiume Timavo.

Dovremo aspettare la prossima esplorazione, probabilmente il 23 e 24 marzo, per avere un resoconto della nuova situazione, ma su Scintilena non potevamo aspettare. Ci sono video su Facebook troppo eloquenti. Elementi che esigono il dovere della cronaca.

Un po’ di storia:

Nel novembre 2008, i ricercatori dell’Adriatica hanno raggiunto un pozzo profondo 55 m, che terminava con un riempimento di terra e massi.

Questo non ha scoraggiato il team, che ha continuato a lavorare instancabilmente per trovare nuove prosecuzioni.

Nel novembre 2009, è stata raggiunta una profondità massima di 170 m e sono state localizzate varie finestre e possibili prosecuzioni.

Nel dicembre dello stesso anno, la probabile prosecuzione è stata localizzata alla base del pozzo da 22 m, nel punto più profondo allora raggiungibile della cavità (-170 m).

Nel gennaio 2010, sono stati trovati nuovi sviluppi sia alla profondità di 70 m che a quella di 100 m.

Nel marzo 2010, è stato raggiunto un ulteriore pozzo, dalle ampie dimensioni, e la profondità totale stimata era di 216 m.

Nel settembre 2010, dopo una grande precipitazione, l’ultimo pozzo risultava completamente allagato, con l’acqua risalita fino a 110 m s.l.m.

Nel novembre 2010, sono stati localizzati due punti di possibile prosecuzione posti fra ingenti depositi fangosi.

Nel dicembre 2010, dopo aver dedicato molte energie alle riprese del documentario “Alla ricerca del fiume nascosto”, sono stati ripresi i lavori di scavo alla Luftloch, procedendo all’allargamento di alcune strettoie ed al forzamento della fessura terminale.

Nel 2011, concluse definitivamente le riprese per il documentario della National Geographic, i lavori di scavo sono proseguiti.

Nel 2012, dopo mesi di lavoro, è stato creato dal niente un passaggio lungo 3 m con una sezione di 1,5 m d’altezza per 1 m scarso di larghezza, dimensioni più che sufficienti per poter lavorare con una certa comodità. Tuttavia, la difficoltà principale è stata quella di riuscire a seguire la mini fessura, tra materiali di risulta, piccole vene della roccia e fratture create dagli sbancamenti.

Nel 2013, dopo aver approfondito e debitamente allargato il meandrino in ulteriori uscite, è risultato che questo proseguiva, sempre in fessura, sia a destra che a sinistra. Come tante altre volte nella storia di questo scavo, ci si è trovati all’ennesimo bivio, e non rimaneva che aspettare l’arrivo delle piogge per ritrovare il respiro profondo del Timavo che indicasse la giusta via.

Nel 2014, dopo aver superato alcuni ostacoli, come un sifoncino pensile, è stato possibile raggiungere una nuova profondità di 250 m.

Nel 2015, dopo aver lavorato per creare un cunicolo orizzontale di quasi sei metri, si è finalmente trovata la prosecuzione, con un soffio continuo e regolare che indicava che la via, anche se ancora non transitabile, era finalmente aperta.

Nel febbraio 2016, i lavori sul fondo della grotta Luftloch sono proseguiti, con l’aiuto di una squadra numerosa per eliminare definitivamente la formazione di un laghetto pensile molto fastidioso. La profondità raggiunta nel 2016 è stata di -250 m.

Per altri 8 anni si lavora instancabilmente per cercare la via verso il Timavo, fino a pochi mesi fa quando si arriva ad una svolta importante.

Il 13 gennaio 2024, Marco Restaino e Andrea Tamaro scendono nella grotta Luftloc dopo le grandi aspettative date dai risultati del 30 dicembre 2023.

Dopo aver superato un restringimento, si vedeva un ambientino, si udiva un rumore che poteva essere d’acqua corrente, e l’aria usciva vivace dalla fessura che bisogna aprire.

Dopo aver ampliato la strettoia e aver raggiunto l’ambientino, il nuovo spazio si rivela solo un prolungamento del cunicolo prima scavato, senza prosecuzioni evidenti.

La strada è questa: una nuova piccola fessura, con grande sconforto.

Tuttavia, mentre Marco Restaino sta per arrendersi, sente il rumore di un treno e si rende conto che le vibrazioni rimbombano in un grande ambiente.

Il fronte scavo è cambiato, si è scoperchiata la fessura e ora il buco è grande più di una mela.

Aprono ancora un po’ e si vede un infimo meandro con pareti di argilla che vanno strette e parallele per almeno due, tre metri. In fondo sembra allargarsi.

Improvvisamente, una forte corrente d’aria inizia a soffiare ritmicamente, mai così forte. Un video di un fazzoletto agitato dal vento ipogeo, prima in senso, poi nell’altro, lascia a bocca aperta gli speleologi spettatori.

Si getta una pietra nel buco, i colpi risuonano per sette secondi e un brivido corre lungo la schiena di di Marco e Andrea.

Andrea rompe alcune pietre e scappa una piccola scheggia che cade per qualche metro tra le pareti sotto la nuova fessura.

I due speleologi si guardano e lo sguardo reciproco dice che hanno sentito bene.

Mettendo l’orecchio puntato verso la fessura, sentono un sussurro che sembra dir loro di star zitti.

Con reverenza e silenziosamente iniziano a strisciare indietro, mentre il Fiume della notte scorre sotto di loro.

A presto

Il progetto Luftloch continua a progredire, aprendo la strada a future esplorazioni e avvicinandosi sempre di più all’obiettivo finale di raggiungere le acque profonde del fiume Timavo.

Grazie al lavoro instancabile del team della Società Adriatica di Speleologia, siamo un passo più vicini alla scoperta di nuovi segreti nascosti nel sottosuolo.

Ne sapremo di più a fine mese. Attendiamo con ansia grandi notizie.

Seguite gli sviluppi sulla Pagina Facebook della Società Adriatica di Speleologia: https://www.facebook.com/Adriaticadispeleologia

Articolo in parte tratto da: Misteri e Meraviglie del Carso https://m.facebook.com/groups/620672551355278/permalink/7217963111626156/?mibextid=K35XfP

3 pensiero su “Sul Carso nuove grandiose scoperte nella grotta Luftloch: un passo avanti verso le acque profonde del fiume Timavo”
  1. Letto l’articolo sullo scavo per la ricerca del sotterraneo Timavo. Descritto talmente bene che ho palpitato con i due speleologi. Grazie per aver donato questi revival a una speleologa di un tempo.
    Molti auguri per il futuro prossimo!
    Laura Gregorig Saunig

  2. Sono quasi ottantenne, man mano che leggevo il breve riassunto delle Vostre imprese ho rivissuto la lettura, fatta a 13 anni, di “viaggio al centro della terra” e mi sono emozionato, complimenti per la Vostra intelligenza, forza e perseveranza e grazie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *