Il CAI registra un’adesione entusiastica al nuovo programma speleologico
Il progetto “Speleo Dentro” del Club Alpino Italiano (CAI) ha riscosso un notevole successo, attirando l’attenzione di numerosi soci.
In pochi giorni dall’annuncio ufficiale, ben 73 partecipanti si sono iscritti, provenienti da tutte le regioni italiane, con una forte presenza dalle sezioni del Nord Italia.
Le attività del progetto sono iniziate subito dopo la chiusura delle iscrizioni, con una serie di lezioni a distanza tenute due volte alla settimana dagli Istruttori della Scuola Nazionale di Speleologia del CAI.
Nel mese di giugno, i partecipanti hanno affrontato il primo di quattro appuntamenti sul campo, o meglio, sotto terra.
Durante i tre giorni di stage speleologico, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di mettere in pratica le loro conoscenze e di costruire un team coeso, che potrebbe diventare la colonna portante del progetto in futuro.
Marco Frati, INS e coordinatore del progetto, ha spiegato: “Per gli stage abbiamo scelto quattro location distribuite sul territorio nazionale per dare la possibilità a tutti di partecipare”.
Le location selezionate includono l’Abisso del Bifurto, le cavità del Carso triestino, le grotte del Parco Regionale del Monte Cucco e quelle della Provincia di Varese.
Questi luoghi hanno permesso ai partecipanti di dimostrare il loro livello di preparazione e la loro passione per la speleologia.
Il secondo incontro sul campo, intervallato da ulteriori lezioni online, si è svolto in diverse location, offrendo a tutti l’opportunità di mettere in pratica quanto appreso durante la didattica a distanza.
Donato Pupillo e Giuseppe Priolo, INS del progetto, hanno sottolineato l’importanza dell’applicazione delle tecniche di rilievo e posizionamento delle cavità ipogee, ritenendo fondamentale che i partecipanti siano in grado di utilizzare le tecniche più aggiornate per raccogliere dati con la massima precisione possibile.
“La speleologia è fatta di studio, fatica, costanza e, soprattutto, passione. Quest’ultima è il vero valore aggiunto di questo progetto,” ha dichiarato Giuseppe Priolo. “Senza nulla togliere alle attività che da anni i vari gruppi speleologici delle Sezioni CAI e la nostra Scuola Nazionale di Speleologia del Club Alpino Italiano svolgono sul territorio, vogliamo contribuire a ravvivare il fuoco della passione speleologica e dell’esplorazione, che è alla base della moderna speleologia nazionale.”
Gli organizzatori e i docenti del progetto “Speleo Dentro” hanno dimostrato grande passione e impegno, mantenendo la formazione, la preparazione, la logistica e l’operatività di un progetto di tale portata.
Questo impegno ha messo in luce le capacità, la dedizione e la passione degli speleologi del Club Alpino Italiano.