Una coppia di speleologi alle prime armi raggiunta dai soccorsi nella grotta di s’Edera, ignorando le norme di sicurezza e ignorando i soccorritori esce e posta su Facebook l’impresa.
La Federazione Speleologica Sarda ha preso le distanze dall’episodio di speleologia irresponsabile accaduto nella grotta di s’Edera, teatro delle attività della Federazione.
Una coppia di speleologi alle prime armi, composta da un uomo e la sua fidanzata neofita, ha deciso di intraprendere l’esplorazione della grotta da soli, senza la preparazione adeguata.
Nonostante la loro inesperienza, la coppia si è spinta fino al sifone di Sa Funga ‘e s’Abba, con un notevole dispendio energetico e tempi di percorrenza lunghissimi.
Fortunatamente, grazie all’intervento del Soccorso Speleologico, sono stati portati in salvo fuori dalla grotta a tarda notte.
La situazione è stata ulteriormente aggravata dalla mancanza di rispetto dimostrata dalla coppia verso i soccorritori e le autorità, giustificando il loro ritardo con l’accusa di un tracciato errato all’interno della grotta.
Peggio ancora, sui social network, la coppia ha vantato la loro “avventura” come se fosse stata una semplice gita all’acquapark, tacendo l’importanza della sicurezza e del rispetto per l’ambiente.
La Federazione Speleologica Sarda si dice allibita da tanta presunzione e noncuranza, delusa dalla pochezza con cui i soccorritori e le forze dell’ordine sono stati liquidati, e seriamente preoccupata per le possibili conseguenze che comportamenti e azioni simili possano avere sul territorio e sulle amministrazioni locali.
La Commissione Speleosub della Federazione Speleologica Sarda auspica che questi comportamenti vengano biasimati ed arginati dal mondo speleologico, prima che possano innescare un modo distorto e pericoloso di fare speleologia.
Fonte della notizia: https://www.federazionespeleologicasarda.it/la-grotta-non-e-un-acquapark/