Al recente Congresso “silenzi nascosti” , organizzato dalla Federazione Speleologica del Lazio, è stato presentato un documentario che racconta delle esplorazioni di un complesso sistema di cavità carsiche che si sviluppa sotto la piana di Guidonia e Tivoli, a Nord Est di Roma.

Il documentario racconta del progetto di esplorazione e ricerca del Gruppo Speleologico del CAI di Roma, realizzato da quattro ragazzi soci del Gruppo.
Il progetto di ricerca, iniziato nel 2016, prevede l’esplorazione di una serie di condotte sotterranee al centro del sistema idrogeologico che si sviluppa sotto la piana di Guidonia e Tivoli, a Nord Est di Roma, ed ha condotto alla scoperta della grotta dell’Elefante sotto Guidonia.

Nel video gli speleologi illustrano le conoscenze acquisite con l’esplorazione e i progetti di ricerca futuri che potrebbero portare alla raccolta di nuovi dati.

Grazie alle esplorazioni in ambito speleogico e allo studio dei dati raccolti, infatti, geologi e biologi possono raggiungere zone altrimenti inaccessibili, che di rivelano solamente agli esploratori del sottosuolo.

La piana di Guidonia-Tivoli situata a Nord Est di Roma, raccoglie le acque di un bacino regionale che si estende in profondità, delimitato a nord e ad est dai gruppi montuosi dei Lucretili e dei Cornicolani.
Sotto la superficie si sviluppa un complesso sistema di cavità carsiche che ospitano questa falda.
Su tutto il territorio studiato si nota la presenza di fenomeni di carsismo, in particolar modo di sinkholes sulla piana dei travertini tra Guidonia e Tivoli.
I laghi della Regina e delle Colonnelle sono le sorgenti delle Acque Albule, così chiamate per la loro opalescenza; sono infatti mineralizzate con fluidi solfurei e geotermici provenienti dal sottosuolo.
Questi laghi, chiamati con il termine americano “sinkhole”, sono voragini esplorate per la profondità di circa 15-18 mt che possono costituire un accesso a questo sistema sotterraneo.
L’esempio più impressionante è però a circa 3 km da Sant’Angelo Romano, il Pozzo del Merro, una cavità allagata esplorata fino a -392 metri di profondità.
Esplorato da ROV dei Vigili del Fuoco, questo pozzo ospita anche una specie endemica, il “Nifargus Cornicolanus”, un piccolo crostaceo antico “relitto biologico”, presente solo in queste acque.

Il sistema idrologico ha risposto al terremoto dell’Aquila del 2009 con uno strano comportamento: a seguito delle scosse il livello dei sinkholes si è abbassato temporaneamente. Questo fenomeno, ancora oggetto di studio da parte di alcuni ricercatori, tra i quali l’idrogeologo F. La Vigna, intervistato nel video, rimane ancora in parte incompreso.

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