Cala Gonone (NU): Lo scorso Novembre in Sardegna si è svolto un seminario organizzato dalla Società Speleologica Italiana sulla protezione e il monitoraggio delle risorse ambientali delle grotte carsiche.
Il seminario ha riunito speleologi, scienziati, istituzioni e operatori del settore, per discutere l’importanza della valutazione di impatto ambientale e del monitoraggio dei parametri fondamentali in queste aree, nonché la collaborazione tra le diverse parti per garantire la conservazione delle risorse per le generazioni future.
Le acque sotterranee contenute nelle grotte in Italia rappresentano circa il 40% delle risorse idropotabili. Le grotte inoltre ospitano una grande biodiversità, rendendo cruciale proteggerle dall’inquinamento, dallo sfruttamento eccessivo del suolo e dalla cattiva gestione.
Durante il seminario, è stato presentato l’esito dello studio sulla valutazione di impatto ambientale nella grotta turistica del Bue Marino, considerata lo scrigno di biodiversità sotterranea più importante del Mediterraneo.
È stato inoltre sottolineato l’importanza della collaborazione tra gli speleologi, i ricercatori e le istituzioni per garantire la conservazione degli habitat e mitigare gli impatti ambientali.
Il seminario si è concluso con una visita guidata alla grotta turistica, dove è stato effettuato uno studio di incidenza ambientale per valutare il livello di frequentazione ammissibile e la conservazione degli habitat.
Interviste a: Mauro Chiesi, speleologo, coordinatore del seminario nazionale “Monitoraggi ambientali in grotte naturali”; Prof. Mario Parise, Docente di Geologia applicata all’Università di Bari “Aldo Moro”; Francesco Murgia Referente del Parco Tepilora Area MAB UNESCO; Sergio Orsini Presidente Società Speleologica Italiana.