Rinvenuta una bomba a mano della Seconda Guerra Mondiale
Trieste, 20 dicembre 2023 – In una scoperta che ha destato grande preoccupazione, è stata segnalata la presenza di un ordigno bellico nel contesto dell’Abisso presso Santa Croce.
La bomba a mano, identificata come il modello Breda 35, è stata rinvenuta a metà dicembre 2023 sul fondo del pozzo di accesso, situato al numero di catasto 163.
L’ordigno, di colore rosso vivo e delle dimensioni di una lampadina (circa 12 cm), presenta un corpo cilindrico in alluminio con estremità tronco-coniche.
La sua particolarità risiede nella caratteristica “filettatura” che lo contraddistingue.
Si tratta di un reperto di rilevanza storica, appartenente alle bombe a mano in dotazione all’Esercito Italiano durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale.
Immediatamente dopo il ritrovamento, è stata effettuata la segnalazione alle autorità competenti
. Gli artificieri della Polizia di Stato di Trieste e il Comando dei Carabinieri di Aurisina sono stati informati tramite il numero di emergenza unico europeo 112.
La tempestiva comunicazione ha consentito di avviare le procedure necessarie per garantire la sicurezza della zona e prevenire potenziali rischi per la comunità.
Le autorità competenti sono attualmente impegnate nell’individuazione delle misure più idonee per la messa in sicurezza dell’ordigno.
Si tratta di un’operazione delicata che richiede competenza e professionalità nel campo degli esplosivi.
L’obiettivo principale è garantire la tutela della popolazione e la salvaguardia dell’ambiente circostante.
In considerazione dell’importanza dell’Abisso presso Santa Croce e dell’attenzione che questa scoperta ha suscitato, si invitano i cittadini a prestare la massima collaborazione e a seguire scrupolosamente le direttive delle autorità competenti.
Sarà fondamentale rispettare le eventuali restrizioni o misure di sicurezza che verranno adottate per gestire la situazione.
Si raccomanda, inoltre, di non avventurarsi autonomamente nella zona dell’Abisso presso Santa Croce fino a quando non verrà ufficialmente dichiarata la totale eliminazione del rischio.
La sicurezza è una priorità assoluta, e solo attraverso un intervento professionale e meticoloso sarà possibile affrontare questa situazione in modo adeguato e garantire la tranquillità di tutti.
L’evolversi della vicenda verrà costantemente monitorato e verranno forniti aggiornamenti tempestivi anche attraverso il nostro sito web e i canali ufficiali delle autorità competenti.
La collaborazione di tutti i cittadini è fondamentale per affrontare questa situazione in modo sicuro ed efficiente.
Fonte: La Gazzetta dello Speleologo
si tratta invece di una “granata” questa sì molto più pericolosa. Ne sapeva qualcosa mio padre ferito gravemente da un ordigno simile. Rischiò di perdere entrambe le braccia; però salvò tutta la sua pattuglia
Nel famoso Pozzo delle bombe ci sono anche bossoli ancora carichi di cannone e mignatte da attaccare sotto i carrarmati. Chiaramente non ho mosso un sol sasso!!!