L’Ordine dei Geologi della Campania Sottolinea l’Importanza della Stabilità Idrogeologica
Una scossa sismica di magnitudo 2.6 ha colpito i Campi Flegrei alle 11:59 del 12 luglio 2024, causando un cedimento franoso a Monte di Procida, in località Torrefumo.
L’evento ha riacceso il dibattito sulla vulnerabilità dei fabbricati e l’importanza delle condizioni di stabilità idrogeologica del territorio.
L’Ordine dei Geologi della Campania ha ribadito la necessità di considerare la stabilità idrogeologica nelle valutazioni di rischio.
Il presidente Egidio Grasso ha dichiarato: “Noi geologi lo sosteniamo da tempo: la valutazione della vulnerabilità di un fabbricato non può prescindere dalle condizioni di stabilità idrogeologica del contesto in cui si trova. La sola analisi della vulnerabilità sismica non è sufficiente; è fondamentale considerare anche la stabilità e il rischio idrogeologico dell’area”.
L’evento sismico ha causato il cedimento di una parte del costone a Monte di Procida, ripreso e condiviso sui social da una persona presente sulla spiaggia di Miliscola.
Questo ha generato paura tra i bagnanti e ha sottolineato l’importanza di una valutazione integrata di tutti i rischi naturali. Grasso ha aggiunto: “L’evento odierno è un esempio lampante su come l’interazione tra fenomeni sismici e aree a rischio idrogeologico possa avere conseguenze disastrose. La frana a Monte di Procida non solo ha messo in pericolo la vita dei presenti, ma ha anche sottolineato l’importanza di una valutazione integrata di tutti i rischi naturali”.
Per garantire la sicurezza delle costruzioni e delle persone che le abitano, l’Ordine dei Geologi della Campania sostiene la necessità di un approccio integrato nella valutazione dei rischi.
Questo include analisi sismica per valutare la risposta dei fabbricati agli eventi sismici, stabilità idrogeologica per esaminare la stabilità del terreno e il rischio di frane, e pianificazione territoriale per progettare e costruire tenendo conto delle caratteristiche geologiche e idrogeologiche del territorio.
“I geologi giocano un ruolo cruciale in questo processo, fornendo le competenze necessarie per valutare i rischi e suggerire interventi mirati.
La nostra esperienza ci insegna che soltanto attraverso una conoscenza approfondita del territorio è possibile prevenire disastri e garantire la sicurezza della popolazione”, ha proseguito Grasso.
“L’evento di oggi a Monte di Procida ci ricorda la fragilità del nostro territorio e l’importanza di un’adeguata valutazione dei rischi naturali.
È essenziale che le autorità e i professionisti del settore collaborino per sviluppare strategie di prevenzione e mitigazione che tengano conto di tutti gli aspetti del rischio, garantendo così una maggiore sicurezza per tutti”, ha concluso.