Nel campo della documentazione e dell’illustrazione visiva, preminenti nelle ricerche di polizia, la fotografia in genere svolge un ruolo di grande importanza e spesso determinante nel conseguimento di una prova e col tempo alla fotografia si è sostituito il video che si è servito sempre più di metodologie all’avanguardia fra le quali le tecniche all’infrarosso. Fra i diversi campi scientifici e tecnici che si prestano a un’applicazione delle tecnologie all’infrarosso vi è anche la speleologia.
Durante la fase di un progetto fra la West Virginia Association for Cave Studies e Ohio University, gli speleologi hanno scoperto un nuovo ingresso grazie all’ausilio di una videocamera ad infrarossi.
Scovata nei primi giorni del Marzo 2013 nei pressi della contea di Greenbrier, nel West Virginia, la piccola cavità è stata chiamata in seguito Tamarisk 320 , come la videocamera ad infrarossi utilizzata per trovarla.
La scoperta è stata fatta da Neha Gupta, una giovane laureata dell’Ohio University, che ha realizzato il seguente video riprendendo le fasi di scoperta e poi quelle di scavo alla grotta Tamarisk 320. [Guarda il video]
Sebbene il passaggio sotterraneo diventi presto assai basso e impenetrabile è certo che vi sia continuità dal momento che dalla parte inesplorata fuoriesce un flusso d’aria e la superficie si presta ad essere scavata per le prossime esplorazioni.

Sono state scovate ed esplorate diverse caverne e cavità carsiche usando la videocamera ad infrarossi Tamarisk 320 prodotta dalla Drs. Technologies. Questo video compara immagini infrarosse ad immagini di luce visibili e mostra l’utilità di Tamarisk 320 per trovare caverne e sfiatatoi.

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