Il Laresot si apre a 2360 m di quota sulle Dolomiti di Brenta ed era già nota come la grotta più profonda del Trentino-Alto Adige, con il vecchio fondo a -740 m.


Il 12 agosto 2023, una squadra di speleologi dei gruppi SAT Arco, Gruppo Grotte Brenta e SAT Vigolo Vattaro, ha finalmente raggiunto il fondo di un pozzo situato nell’Abisso del Laresot, che era stato scoperto quasi un anno prima.

L’Abisso del Laresot si trova a un’altitudine di 2360 metri sulle Dolomiti di Brenta ed è già famoso per essere la grotta più profonda del Trentino-Alto Adige, con il vecchio fondo a -740 metri.

Nell’agosto 2022, gli speleologi avevano scoperto un passaggio in una frana all’interno di una nuova sezione chiamata “Pinocchio” a una profondità di -530 metri.

Hanno trovato un meandro attivo seguito da un pozzo di circa 50 metri.

Tuttavia, non sapevano cosa avrebbero trovato fino a quando non sono tornati con l’attrezzatura necessaria per scendere.

Nel fondo di questo pozzo, hanno scoperto un altro piccolo meandro che si apriva su un’enorme cavità.

Un salto di 8 metri portava a un grande terrazzo, sotto il quale sembrava non esserci fine nell’oscurità.

Alcuni sassi lanciati giù impiegavano ben 7 secondi prima di raggiungere il fondo, accompagnati dal rumore della cascata.

Il pozzo, chiamato immediatamente “Incredibile”, è stato esplorato gradualmente durante diverse spedizioni che si sono svolte da fine agosto a inizio novembre 2022.

Ad ogni spedizione, è stata portata altra corda e attrezzatura, ma ogni volta si trovavano di fronte un vuoto sempre più profondo (e sempre più acqua).

Circa 200 metri sopra il fondo del pozzo, c’era un enorme terrazzo che sembrava segnarne la fine, ma dopo una decina di metri, l’ambiente verticale continuava a scendere.

Nell’ultima spedizione della stagione, gli esploratori avevano raggiunto una profondità di -940 metri.

L’obiettivo di raggiungere il numero magico di -1000 era ormai vicino, ma l’arrivo dell’inverno aveva interrotto le esplorazioni fino a quando la neve non si fosse sciolta, consentendo l’accesso nella grotta nel mese di luglio.

Dopo alcune uscite preliminari a profondità minori per preparare l’attrezzatura, il gruppo si era riunito per la spedizione decisiva il giorno del compleanno di Silvano, il principale scopritore ed esploratore dell’Abisso, che aveva dedicato la maggior parte dei suoi weekend estivi e autunnali degli ultimi 20 anni all’esplorazione della grotta.

Questa volta, il pozzo è stato finalmente superato.

Sul fondo c’era una sala larga circa 40 per 10 metri, con un pavimento di sassi e sabbia dove finiva tutta l’acqua che scendeva dal pozzo.

I tre altimetri disponibili, sebbene poco precisi in grotta, indicavano tutti la stessa differenza di quota rispetto all’ultimo punto di riferimento: -1000 metri!

Oltre alla profondità raggiunta, un altro aspetto impressionante di questo pozzo è l’altezza stimata di circa 410 metri, nonché la sua vicinanza (circa 20 metri in pianta) ad un altro grande pozzo di 220 metri che porta al vecchio fondo a -740 metri.

Ma le scoperte non finiscono qui. Da un lato della sala si apre un stretto meandro pieno di materiale, che richiederà ulteriori lavori di esplorazione ma potrebbe continuare ancora più in profondità.

La sala in fondo al pozzo “Incredibile” a -1000 metri è stata dedicata a Nicola Ischia, un medico e speleologo eccezionale che purtroppo è scomparso nel 2021. Nicola era una persona splendida e con le sue conoscenze e il suo esempio ha formato gli esploratori, permettendo loro di raggiungere questi straordinari risultati.

In allegato il comunicato degli esploratori

3 pensiero su “Scoperto un pozzo profondo 410 metri per il primo -1000 in Trentino nell’Abisso del Laresot”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *