Uno studio multidisciplinare rivela importanti indizi sulla formazione della cavità carsica e sulle occupazioni umane del passato
La Grotta dei Pipistrelli, situata a Matera in Basilicata, è stata oggetto di un progetto di ricerca multidisciplinare condotto dal Centro Regionale di Speleologia “Enzo dei Medici” in collaborazione con l’Università di Coimbra in Portogallo.
Grazie alle nuove indagini geologiche, geomorfologiche e geoarcheologiche effettuate, sono stati acquisiti importanti dati che hanno permesso di ricostruire la speleogenesi della cavità carsica e di rintracciare tracce di occupazioni umane avvenute dal Paleolitico medio all’età del Bronzo.
I primi risultati delle ricerche, presentati in due congressi internazionali, sono stati resi disponibili al pubblico e dimostrano che la formazione della Grotta dei Pipistrelli è stata poligenica, ovvero causata da diversi fattori che hanno agito in modo sinergico.
Inoltre, l’analisi dei depositi siliciclastici presenti all’interno della cavità ha permesso di ottenere informazioni dettagliate sulla storia geologica e archeologica del sito.
Questi risultati rappresentano una svolta importante nella conoscenza della Grotta dei Pipistrelli, che si conferma un sito di grande valore archeologico e geologico.
L’importanza delle nuove scoperte è stata già riconosciuta a livello internazionale e potrebbe portare a ulteriori ricerche e studi sulla cavità carsica.