Le grotte sottomarine ci aiutano a capire l’espansione dell’Homo Sapiens nel Mediterraneo
Una recente ricerca condotta da scienziati della Washington University di St. Louis ha rivalutato 25 siti archeologici nella costa meridionale siciliana, portando alla scoperta di tre nuovi siti sottomarini.
Questi ritrovamenti potrebbero modificare le teorie sulle prime migrazioni dell’Homo sapiens verso la Sicilia, anche se necessitano di ulteriori indagini per essere confermati.
Nuove Scoperte sull’Occupazione Preistorica della Sicilia
Un progetto multidisciplinare rivela dettagli inediti sui primi abitanti dell’isola
Un team internazionale di ricercatori ha recentemente presentato i risultati iniziali del progetto “Early Occupation of Sicily” (EOS), focalizzato sull’analisi dei primi insediamenti umani nella Sicilia sud-orientale. Questo progetto mira a rispondere a domande chiave riguardanti la dispersione umana verso le isole del Mediterraneo e i paesaggi del tardo Pleistocene.
Indagini Terrestri e Subacquee
Le ricerche condotte dal team EOS includono sia indagini terrestri che subacquee, combinate con studi d’archivio e analisi di collezioni museali. In particolare, sono stati riesaminati circa 20 grotte e ripari rocciosi identificati tra il 1870 e il 1990, con l’obiettivo di ricostruire i modelli di approvvigionamento delle materie prime.
Nuovi Siti Archeologici
Durante le indagini, sono stati identificati tre nuovi siti archeologici, due dei quali situati sulla terraferma e uno parzialmente sommerso. Questi siti contengono ancora sedimenti archeologici inesplorati, come dimostrato in un caso attraverso la tomografia sismica. Queste scoperte evidenziano il potenziale di riesaminare siti e materiali poco studiati per ricostruire i modelli di mobilità e l’impatto ambientale dei primi abitanti dell’isola.
Importanza della Sicilia nel Contesto Mediterraneo
La Sicilia, per la sua vicinanza al continente e la sua vasta estensione, è considerata una delle prime isole del Mediterraneo ad essere stata occupata dagli esseri umani durante il Paleolitico superiore. Tuttavia, la mancanza di prove conclusive per l’occupazione umana pre-LGM (Ultimo Massimo Glaciale) ha portato a dibattiti accesi tra gli studiosi.
Contributi alla Ricerca
Il progetto EOS ha dimostrato l’importanza di un approccio multidisciplinare per comprendere meglio la storia delle prime occupazioni umane. Le ricerche hanno beneficiato del supporto di diverse istituzioni e fondazioni, tra cui la Leakey Foundation e la Rust Family Foundation, che hanno finanziato parte delle indagini.
Prospettive Future
I risultati iniziali del progetto EOS aprono nuove prospettive per future ricerche sull’occupazione preistorica della Sicilia e delle altre isole del Mediterraneo. La combinazione di indagini terrestri e subacquee, insieme all’analisi di collezioni museali, rappresenta un approccio promettente per svelare ulteriori dettagli sulla mobilità e l’adattamento dei primi esseri umani in queste regioni.
In conclusione, il progetto EOS ha gettato nuova luce sull’importanza della Sicilia nel contesto delle prime dispersioni umane nel Mediterraneo, offrendo spunti preziosi per future ricerche archeologiche.
Lo studio: https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0299118