Le indagini stratigrafiche rivelano una discontinuità tra le due specie nella Penisola Italiana

Una nuova ricerca, pubblicata su Nature Communications, suggerisce che non ci fu alcun contatto diretto tra Neanderthal e Homo sapiens nella Penisola Italiana.

Gli studi stratigrafici e i dati cronometrici indicano che i Neanderthal scomparvero prima dell’arrivo dei primi esseri umani moderni.

La ricerca si basa su 105 nuove determinazioni di datazione, ottenute da quattro siti chiave in Puglia.

La trasformazione della Europa Paleolitica da una regione dominata dai Neanderthal a una occupata esclusivamente da Homo sapiens è stata un processo complesso da comprendere.

La cronologia confusa ha reso difficile determinare quando i Neanderthal scomparvero e se ci fu un sovrapposizione con gli esseri umani moderni.

L’Italia riveste un ruolo cruciale in questo contesto, poiché qui si possono identificare sia le industrie Mousterian, associate ai Neanderthal, che le industrie dell’Uluzzian e dell’Aurignacian, legate all’apparizione dei primi Homo sapiens.

Un team di ricercatori internazionali, guidato da Tom Higham, ha presentato un dataset di 105 nuove determinazioni cronometriche (74 datazioni al radiocarbonio e 31 età al luminescenza) ottenute da quattro siti chiave in Puglia: Cavallo, Castelcivita, Cala e Oscurusciuto. Utilizzando modelli cronometrici basati su Bayesian, i ricercatori hanno incorporato questi risultati insieme alle sequenze stratigrafiche di ciascun sito.

I principali risultati della ricerca indicano:

  1. Disparizione dei Neanderthal: La scomparsa dei Neanderthal probabilmente precedette l’arrivo dei primi Homo sapiens nella regione.
  2. Sovrapposizione Cronologica: C’è una parziale sovrapposizione nella cronologia delle industrie Uluzzian e Protoaurignacian, suggerendo che queste industrie potrebbero essere state prodotte da diversi gruppi umani in Europa.

Contesto Storico e Tecnologico

Tra i 50 e i 35 mila anni fa, le popolazioni locali di Eurasia occidentale furono progressivamente sostituite dagli Homo sapiens originari dell’Africa.

L’Europa di quel periodo era caratterizzata da una varietà di entità culturali, con diverse modalità di produzione di strumenti in pietra, pratiche ornamentali e strategie di caccia.

Le principali gruppi includevano i tecnocomplessi Mousterian, generalmente attribuiti ai Neanderthal, e le industrie “transizionali” come l’Uluzzian in Italia e la Grecia.

Obiettivi della Ricerca

Gli obiettivi della ricerca erano:

  1. Ottenere un quadro regionale affidabile della presenza finale del Mousterian, dell’arrivo e della scomparsa dell’Uluzzian e dell’arrivo dell’Aurignacian nel sud Italia.
  2. Testare se l’integrazione dei dati cronologici e stratigrafici potesse suggerire o escludere possibili interazioni tra Mousterian/Uluzzian e Uluzzian/Aurignacian nel centro-sud Italia.
  3. Fare inferenze a livello supra-regionale riguardo ai tempi e alle rotte di dispersione degli Homo sapiens nella penisola, confrontando direttamente il nord e il sud Italia.

Siti Analizzati

I siti analizzati includono Grotta del Cavallo, Grotta di Castelcivita, Grotta della Cala e Riparo l’Oscurusciuto. Questi siti contengono sequenze stratigrafiche chiave che documentano il periodo di transizione dal Mousterian all’Aurignacian.

La ricerca ha fornito nuove intuizioni sulla cronologia e le interazioni tra i vari gruppi umani durante il Paleolitico. I dati suggeriscono che i Neanderthal scomparvero prima dell’arrivo dei primi Homo sapiens, e che le industrie Uluzzian e Protoaurignacian potrebbero essere state prodotte da diversi gruppi umani in Europa.

Questa scoperta rappresenta un passo importante per comprendere meglio la complessa dinamica della transizione tra Neanderthal e Homo sapiens nella Penisola Italiana.

Nessun Contatto tra Neanderthal e Sapiens: Nuove Scoperte in Puglia

Le indagini stratigrafiche rivelano una discontinuità tra Neanderthal e Homo sapiens nella Penisola Italiana

Recenti studi stratigrafici e cronometrici condotti in Puglia suggeriscono che i Neanderthal siano scomparsi prima dell’arrivo degli Homo sapiens nella regione.

Le nuove datazioni indicano una sovrapposizione parziale tra le industrie Uluzziane e Protoaurignaziane, suggerendo la presenza di diversi gruppi umani in Europa.


Nuove Scoperte in Puglia

Recenti indagini stratigrafiche e cronometriche condotte in Puglia hanno portato alla luce nuove informazioni sulla transizione tra Neanderthal e Homo sapiens nella Penisola Italiana.

Un team di ricercatori ha analizzato 105 nuove determinazioni cronometriche, tra cui 74 datazioni al radiocarbonio e 31 datazioni alla luminescenza, provenienti da quattro siti chiave nel sud Italia: Cavallo, Castelcivita, Cala e Oscurusciuto.

Discontinuità tra Neanderthal e Homo sapiens

I risultati delle analisi suggeriscono che la scomparsa dei Neanderthal sia avvenuta prima dell’arrivo degli Homo sapiens nella regione. Questo dato è supportato da modelli cronometrici basati su Bayesian che integrano i risultati delle datazioni con le sequenze stratigrafiche relative di ciascun sito.

Sovrapposizione delle Industrie Uluzziane e Protoaurignaziane

Le nuove datazioni indicano una sovrapposizione parziale tra le industrie Uluzziane e Protoaurignaziane, suggerendo che queste industrie potrebbero essere state prodotte da diversi gruppi umani in Europa.

Tra 50.000 e 35.000 anni fa, le popolazioni locali dell’Eurasia occidentale furono progressivamente sostituite da moderni esseri umani provenienti dal continente africano.

Varietà Culturale in Europa

Durante questo periodo, l’Europa era caratterizzata da una varietà di entità culturali, che esibivano diverse modalità di produzione di utensili in pietra, pratiche ornamentali e strategie di caccia.

Questi gruppi includevano i complessi tecnici Musteriani, generalmente attribuiti ai Neanderthal, e le cosiddette “industrie di transizione”, come l’Uluzziano in Italia e Grecia.

Importanza della Penisola Italiana

La Penisola Italiana gioca un ruolo cruciale in questo contesto, con numerosi siti archeologici che documentano le sequenze stratigrafiche chiave del periodo.

Le nuove datazioni ottenute dai siti italiani solidificano il quadro temporale generale della regione, contribuendo a rispondere a domande aperte sulla diffusione e l’interazione tra i diversi gruppi umani.

Conclusioni

Le nuove scoperte in Puglia offrono una visione più chiara della transizione tra Neanderthal e Homo sapiens nella Penisola Italiana.

La discontinuità tra questi due gruppi e la sovrapposizione delle industrie Uluzziane e Protoaurignaziane suggeriscono una complessa dinamica di sostituzione e interazione tra le popolazioni umane preistoriche in Europa.

Questi risultati rappresentano un passo avanti significativo nella comprensione dei processi che hanno portato alla trasformazione del continente europeo durante il Paleolitico.

Fonte: https://doi.org/10.1038/s41467-024-51546-9