Dan Morrison, Cairo, Egitto
notizia più o meno tradotta dal National Geographic News
11 Luglio 2007

La più antica forma d’arte in Egitto è stata rinvenuta nel sud dell’Egitto ed è risalente a 15 mila anni fa.
I graffiti e le iscrizioni rupestri rinvenute recentemente in Egitto sono simili a quelle ritrovate nelle ben note grotte francesi di Lascaux e a quelle spagnole di Altamira. “Non è affatto una esagerazione chiamarla La Lascaux del Nilo” afferma Dirk Huyge, curatore della spedizione.
Queste incisioni sono diverse da quelle trovate finora in Egitto, sono state datate a 15 mila anni fa e sono disseminate su molte superfici di roccia arenaria circa 640 km a sud del Cairo, nei pressi del villaggio di Qurta. Finora sono state scoperte più di 160 iscrizioni, la maggior parte raffiguranti tori selvaggi. La figura più grande misura due metri.
La scoperta porta molto più indietro nel tempo la cultura, la scienza, la storia dell’uomo in Egitto, i risultati delle scoperte saranno pubblicati nel numero di settembre 2007 della rivista trimestrale British Antiquity. L’arte di Qurta è stata scoperta in due tempi: Alcune incisioni furono trovate per la prima volta nel 1962 da un gruppo di studiosi dell’Università di Toronto. Il responsabile di quella spedizione, Philip Smith, formulò una ipotesi che a quei tempi sembrava fantasiosa, attribuendo le incisioni al paleolitico, un periodo lunghissimo che va da 2,5 milioni di anni fa fino a 10000 anni fa, come scriveva in un articolo del 1964, ma abbandonò l’ipotesi perchè gli esperti del Paleolitico dissero che era pazzesco pensare una cosa del genere in quanto l’Europa era riconosciuta unanimemente la culla dell’arte.
Huyge, il responsabile della nuova spedizione invece dice che gli studiosi devono capire che nessuno l’ha fatto apposta, devono solo ammettere che la realtà è un’altra. Le nuove scoperte di arte del paleolitico in Africa e in Australia hanno allargato gli orizzonti della scienza e molti studi scartati negli anni sessanta si stanno rivelando giusti. La spedizione del 2007 ha trovato molti altri settori di rocce incise, lungo un tratto di scogliere lungo un chilometro e mezzo e alto 70 metri.
Ci sono poche possibilità che la data non sia proprio quella di 15mila anni fa, è ritratta una specie di mucca ormai estinta, i cui corni sono stati ritrovati sottoforma di fossili. La datazione è stata effettuata studiando i licheni e uno strato organico chiamato “vernice organica”. Le rocce infatti sono inorganiche e non possono essere datate con il metodo del radio carbonio.
Nel frattempo la scoperta ha suscitato una domanda a cui è molto difficile rispondere: Come è possibile che più o meno nello stesso periodo in Europa e in Africa gli uomini facevano disegni simili? In Europa a Lascaux sono famosissimi i tori dipinti, mentre in Africa gli stessi animali venivano graffiti. Con questo gli studiosi non vogliono dire che gli egizi siano arrivati in Europa o viceversa, ma questo dimostra che tra quelle popolazioni primitive c’era una convergenza di pensiero che faceva parte di quella fase del loro sviluppo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *