Una squadra di speleologi svela l’entusiasmante proecuzione di un complesso sistema di grotte austro-ungariche
Nel 2022, Gianpaolo Scalettari, accompagnato da un gruppo di audaci esploratori, ha fatto una scoperta sorprendente sul Massiccio del Grappa.
Situato a 1500 metri di altitudine nel territorio del Comune di Valbrenta, l’Abisso Khazad Dum si apre nei calcari grigi di Noriglio.
Ciò che rende questa scoperta ancora più affascinante è il suo legame storico con la Prima Guerra Mondiale: l’area era stata sfruttata dai soldati Austro-Ungarici per costruire un rifugio in caverna.
Dopo una serie di impegnative operazioni di rimozione degli ostacoli, gli speleologi sono finalmente riusciti a guadagnare accesso a una serie di tre pozzi profondi 10 metri ciascuno.
Il terzo pozzo, in particolare, ha rivelato una strettoia che si è rivelata essere un accesso a un ambiente verticale impostato lungo una diaclasi inclinata.
Qui, una nuova apertura ha consentito loro di esplorare un profondo pozzo, la cui testata era stata precedentemente oggetto di vari tentativi di disostruzione.
Attraverso un attacco alla grande verticale, le luci provenienti dal fondo di un ramo laterale sono diventate visibili, svelando una profondità di 30 metri sotto il punto di partenza.
Gli esploratori hanno raggiunto questa nuova porzione dell’abisso seguendo una via parallela.
I sassi, anche di grosse dimensioni, scagliati nel baratro cadono per svariati secondi facendo letteralmente raccapponare la pelle
L’esplorazione è stata portata a termine da Gianpaolo Scalettari, Michele Tommasi, Riccardo Cantele, Giacomo Pilati e Maurizio Arsiè. Ulteriori aggiornamenti saranno resi disponibili a breve, mentre l’entusiasmo per questa straordinaria scoperta continua a crescere in vista dei futuri sviluppi.
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