Buone nuove dal “FLUMINEDDU” di Urzulei.
Altra interessante esplorazione nel rio Flumineddu. Questa volta è toccato alla risorgenza di Sas Venas. Tutto grazie all’intuito ed agli imponenti disostruzioni effettuate da Antonio Saba, iniziate diversi mesi fa, ma fermate dopo poche decine di mt dall’ingresso, da un sifone che ne impediva la progressione. A questo punto lui stesso organizza una spedizione per cercare di vedere se questo sifone fosse praticabile, e fortuna voleva che per il giorno, in zona ci fossero diversi speleo, reduci da una puntata nella grotta di ” Istèttai, e che vogliono dare il loro contributo a trasportare i materiali sino alla grotta. Ringraziandoli per la collaborazione cerco di elencarli tutti sperando di non scordarne qualcuno A. Saba, P. Soro, C. Corongiu, D. Porcu, M. Pappacoda, V. Tuveri, S. Sercia, B.Ibba, P. Serri, L. Sanna, S. Schintu. Per tornare alla grotta, il sifone si presenta subito ampio con pareti bianche con vari spuntoni dove poter sagolare alla meglio, il fondo in prevalenza sabbioso, e dopo diversi cambi di direzione, ma senza particolari difficoltà, e dopo 140 mt ad profondità massima di 4 mt., riemergo in una saletta lunga 5/6 mt, ed alta circa 2 mt, e noto subito che la progressione si può effettuare senza bombole. Scarico il pesante zaino e proseguo lungo dei laghetti con ambienti a tratti stretti e con qualche frana sino ad una lama verticale di circa 8 mt dove il casco con le pile passa con qualche difficoltà, e che a prima vista sembra che chiuda, ma dopo averla percorsa, a dx si apre in una galleria più accessibile. Trovo degli ambienti ben concrezionati con qualche colata, fino ad una bella sala, dove in una finestrella si vede un laghetto sottostante, e la prosecuzione della grotta, quindi per ovi motivi di tempo decido che per il momento le esplorazioni sono rimandate. Esco fuori ed aggiorno la curiosità della (GROSSA) squadra di supporto, e deduciamo, che questa nuova grotta possa offrire delle buone potenzialità di studio e sviluppo.
Notizia di Marcello Moi, postata da Laura Sanna