Decisivo l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico che visto il ritardo nell’uscita degli speleologi è intervenuto prontamente.
La grotta delle Canne, che si apre sul mare tra Maiori e Minori, fino a poche settimane fa era considerata una piccola cavità di poco conto.
Il racconto del CNSAS Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico:
Allarme scampato quest’oggi per un gruppo di speleologi a Minori (Sa).
Scrive l’addetto stampa del CNSAS: ‘Siamo stati allertati nel primo pomeriggio di oggi per un mancato rientro di una squadra di speleologi che era entrata ieri in una grotta a Minori (Sa).
La grotta, accessibile solo via mare, era oggetto di un’attività di documentazione e rilievi da parte dei tre speleologi che avevano previsto l’uscita questa mattina.
Alcuni colleghi al di fuori non avendo avuto riscontro della loro uscita, dopo aver atteso qualche ora, hanno provveduto ad allertare i soccorsi.
Il CNSAS ha immediatamente inviato sul posto la squadra speleologica di primo intervento, seguita da altre due squadre, e contestualmente allertato la Capitaneria di Porto.
I tecnici del CNSAS nonostante le cattive condizioni marittime sono riusciti a portarsi grazie a delle piccole imbarcazioni di alcuni marinai locali all’ingresso della grotta e qui ad individuare fortunatamente il gruppo di speleologi illesi, che a causa delle condizioni del mare non era stato in grado di rientrare.
Sotto la supervisione di una motovedetta della Capitaneria di Porto il gruppo è stato fatto salire a bordo delle imbarcazioni ed accompagnato sulla terra ferma.’