Iglesias – Un 44enne di Dolianova è l’autore del danneggiamento e furto dei preziosi cristalli di barite all’interno della Grotta di Santa Barbara, una grotta unica nel suo genere, intercettata durante la coltivazione della Miniera di Santa Barbara nell’Iglesiente.
Il 13 novembre scorso le telecamere di sorveglianza della grotta turistica lo avevano beccato a prelevare campioni di cristalli di barite tabularia a scaglie brune (sembrano scaglie di uova di cioccolato rotte).
I carabinieri lo hanno individuato e tenuto sotto controllo per un po’, poi nei giorni scorsi hanno ottenuto dalla Procura della Repubblica il permesso per perquisire la sua abitazione.
I Carabinieri hanno così trovato un piccolo tesoro, fatto di 283 minerali, 27 frammenti di vario genere, 26 monete di epoca romana e medioevale, due anfore antiche, 16 frammenti di manufatti ceramici e 65 fossili.
L’uomo non è nuovo ai militari dell’Arma per comportamenti simili già segnalati in precedenza. durante il sequestro è stato trovato anche un blocco di appunti con vari riferimenti al commercio di minerali.
Un comportamento criminale certamente, ma un tempo era uso comune fare man bassa di minerali e cristalli in grotta. Nel libro ‘Trent’anni sotto terra’, uno dei pilastri della Storia della speleologia mondiale, Norbert Casteret, dedica almeno 5 pagine alla spiegazione di come prelevare e trasportare cristalli dalle grotte.
I tempi cambiano, l’etica cambia con la conoscenza e la sensibilità dei fruitori delle grotte.