Una ricerca italiana svela i movimenti del Polo Nord magnetico dall’inizio dell’Olocene


Una recente ricerca italiana ha ricostruito gli spostamenti del Polo Nord magnetico negli ultimi 11.700 anni. Lo studio, pubblicato sulla rivista Quaternary Science Reviews, è frutto della collaborazione tra l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS). Analizzando carote di sedimenti marini prelevate nella regione artica, i ricercatori hanno scoperto che i movimenti del Polo Nord magnetico sono stati variabili e imprevedibili fin dall’inizio dell’Olocene.


Il Nord si sposta

Gli spostamenti del Polo Nord magnetico negli ultimi 11.700 anni sono stati ricostruiti per la prima volta grazie a una ricerca italiana pubblicata sulla rivista Quaternary Science Reviews.

Questo studio è nato dalla collaborazione tra l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS).

  • Analisi dei Sedimenti Marini: I ricercatori hanno analizzato carote di sedimenti marini prelevate nella regione artica, al largo delle isole Svalbard. Questi sedimenti hanno fornito dati preziosi sui movimenti del Polo Nord magnetico nel corso dei millenni.
  • Variabilità e Imprevedibilità: La mappa dei movimenti del Polo Nord magnetico, aggiornata con i dati del febbraio 2019, mostra che fin dall’inizio dell’Olocene, gli spostamenti sono stati variabili e imprevedibili. Per secoli, la posizione dell’antico Polo Nord geomagnetico è rimasta sostanzialmente stabile, confinata in regioni limitate. In altri periodi, invece, si sono registrate accelerazioni significative, con il Polo che ha coperto in poco tempo regioni molto estese.
  • Processi Interni della Terra: L’alternanza di periodi di quiete e di attività è una conseguenza dei complessi processi che avvengono all’interno della Terra, in particolare nella zona al confine tra il mantello terrestre e il nucleo esterno fluido, dove ha origine il campo magnetico terrestre.
  • Implicazioni Attuali: Queste informazioni sono preziose per comprendere i fenomeni attuali, come la brusca accelerazione del Polo Nord magnetico verso la Siberia e i cambiamenti osservati in Antartide.

La ricerca offre una nuova prospettiva sulla dinamica del campo magnetico terrestre e sui processi geofisici che influenzano il nostro pianeta. Questi dati sono fondamentali per gli scienziati che studiano le variazioni geomagnetiche e le loro implicazioni per il futuro.

Fonte: INGV

Immagine: Gli spostamenti del Polo Nord geomagnetico: 3.200 anni fa ha raggiunto la Russia europea e, dopo una pausa di 4 secoli, 2.000 anni fa ha raggiunto il Nord America (fonte: INGV).