Il riconoscimento annuale per il miglior contributo alla letteratura speleologica è stato assegnato per il 2021 a Rick Stanton, autore del celebre libro “Aquanaut”.

Nel panorama delle pubblicazioni del 2021, la qualità e la quantità dei contributi sono state eccezionali, determinando una lista dei finalisti per il Premio Tratman più lunga del solito.

Questo prestigioso riconoscimento viene conferito ogni anno all’autore o all’editore del miglior libro, giornale o articolo di speleologia, tenendo in considerazione non solo la qualità della scrittura, ma anche fattori come la rilegatura, la presentazione, il valore intrattenitivo e il contributo alla comunità speleologica in termini di contenuti, disponibilità e miglioramenti rispetto alle edizioni precedenti.

Per essere considerate per il premio, le pubblicazioni devono avere un legame specifico con il Regno Unito o l’Irlanda, ad esempio per nazionalità o paese di pubblicazione.

Per il 2021, un titolo che non rientrava in queste categorie è stato riconosciuto con una menzione speciale per i suoi legami con gli speleologi britannici e i club del settore.

Congratulazioni vanno a Thomas Arbenz per la sua editoria e i valori di produzione per il terzo volume della serie “Cave Pearls of Meghalaya”.

I giudici indipendenti (Joe Duxbury, Chris Howes, Alan L. Jeffreys, Martin Mills e Linda Wilson), dopo aver preso una decisione, hanno comunicato il verdetto agli sponsor del premio – il BCRA – che finanzia il trofeo.

Questo è realizzato da Ceris Jones come un’opera d’arte originale che rappresenta il titolo vincitore e viene conservato dall’autore.

Per il 2021, la lunga lista dei finalisti è stata ridotta ai seguenti, tutti i quali ricevono una menzione d’onore:

  • Peter Burgess per “Penwyllt”, un’autopubblicazione che documenta la ricerca sulla zona e le industrie circostanti la sede del South Wales CC e Ogof Ffynnon Ddu, ora alla sua seconda edizione. Questo lavoro ha ricevuto elogi da diverse direzioni.
  • Dave Gill per “More Journeys Beneath the Earth”, la storia autobiografica in continuo e straordinaria di uno dei più esperti esploratori di grotte britannici, gran parte delle quali riguarda il suo lavoro e le influenze in Malaysia, tra cui i parchi nazionali di Buda e Mulu. Il primo volume della serie è stato ugualmente lodato nel 2020.
  • Peter Kokelaar per “All Our Own Water”, un altro esempio di un lavoro autopubblicato e di grande impatto, con un ampio spettro che comprende le grotte e il carsismo della penisola di Gower nel South Wales. Peter presenta non solo esplorazioni recenti e storiche, ma anche molte ricerche originali e teorie sulla idrologia della zona.
  • La “SWCC 75th Anniversary Publication” curata da Andrea, Beth e Tim Lewingdon. Il SWCC Newsletter è stato anche elogiato nel 2019 e nel 2020; questa ultima produzione ha portato la presentazione a un livello superiore, con tre volumi di altissimo standard che coprono una vasta gamma di argomenti specifici e generali.
  • Il soccorso in grotta in Thailandia, che ha coinvolto molti speleologi britannici, ha portato due di loro, Rick Stanton e John Volanthen, a scrivere le loro storie sotto forma di “Aquanaut” e “Thirteen Lessons that Saved Thirteen Lives”, rispettivamente. Come ha commentato uno dei giudici, il primo offre una storia avvincente che ispirerebbe nuovi avventurieri, mentre il secondo li aiuterebbe a evitare di finire in tribunale. Entrambi titoli incredibilmente impressionanti.
  • “BCRA Review 2021”, curata da Phil Wolstenholme, è una produzione di qualità che contiene molto di valore per gli speleologi, che siano o meno membri dell’associazione (è pubblicata su carta, ma può anche essere scaricata da www.bcra.org.uk).
  • Infine, due articoli apparsi su “Descent” (280) e (283): Alison Moody per “The Bagpit Depression” (con aggiunta di contenuto scientifico di Danielle Schreve e Paul Töchterle) e Andy Freem (con il contributo di Antonia Freem e Peter Kokelaar) per “The Llethrid Saga”. In entrambi i casi, gli articoli vanno ben oltre una semplice narrazione, offrendo dati approfonditi, un sondaggio e splendide fotografie che divertirebbero e informerebbero.

Il livello generale delle pubblicazioni è stato così alto che molte delle menzioni d’onore avrebbero potuto vincere in un anno diverso, e molte altre avrebbero potuto essere incluse nella lista. Inevitabilmente, è stata presa una decisione, e per il 2021 il Premio Tratman è stato assegnato a Rick Stanton per il notevole contributo con “Aquanaut”. Congratulazioni vanno a Rick e a tutti gli altri autori ed editori che, soprattutto quest’anno, possono essere orgogliosi di aver raggiunto uno status di menzione d’onore.

Fonte: Darkness Below

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