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La riunione del Venerdì

Dopo i discreti successi e i possibili sviluppi della grotta che stiamo disostruendo a Monte S. Pancrazio, nel Comune di Calvi, prosegue il programma di ricerca di superficie e rivisitazione di grotte quasi dimenticate, ma che tuttavia offrono spunti per una visita diversa.

La zona di Calvi è stata battuta molto in questi ultimi tre anni, confidando nelle potenzialità del massiccio calcareo di Monte S. Pancrazio che finora non è stato magnanimo con noi e con il Gruppo Speleologico di Stroncone, svelandoci solo qualche piccola grotta con limitate possibilità.

Lucilla nella Grotta della Capra, foto Grifoni GiuseppeLe “incursioni” degli ultimi anni hanno portato alla scoperta della Grotta della Capra, piccolina ma molto concrezionata, come illustrato qui a fianco; Possenti lavori di disostruzione più in alto ci hanno condotto in una diaclasi strettissima in cui abbiamo guadagnato solo tre o quattro metri, ma gli ultimi lavori di gennaio 2001 fanno ben sperare per un inghiottitoio non più attivo posto ancora più in alto. Cinque metri guadagnati con la prima giornata di scavi ci autorizzano a sperare che il tappo sia stato quasi tolto del tutto.

Sempre nel mese di Gennaio, durante una rivisitazione delle Grotte della zona, abbiamo trovato un’altra piccola cavità, allineata con le diaclasi delle grotte vicine, finalmente accessibile grazie al disboscamento in atto. Nella stessa giornata è stata “ritrovata” la Grotta dello Svizzero, tanto che si è deciso di ritornarci con più tempo Sabato 27 Gennaio, alla luce dei documenti che descrivono cave di ferro nei dintorni di Montoro. Non è escluso che anche lo Svizzero sia stata utilizzata in passato come cava, mentre è certo che furono cave la Grotta Celeste e la Grotta dei Veli dove abbiamo ritrovato un vecchio elmetto da minatore, un piccone, i segni delle picconate sulle pareti e le costruzioni dei baraccamenti quasi sommersi dalla vegetazione della montagna. Tutto intorno il bosco pullula di tracce di un passato non del tutto sopito: Le sorgenti di Stifone e le macine abbandonate dei molini ad acqua, i resti delle ferriere di Montoro, le cave di ferro che si aprono sul Fosso del Fondo dei Frati e tantissime fornaci, probabilmente usate dai carbonai.

Fonte: https://www.scintilena.com/utec/old/utec/scintilena/vecchiascintilena.htm

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