Un progetto di manutenzione e valorizzazione nel Parco Nazionale dello Stelvio
Il ricovero austro-ungarico situato presso la cima del Monte Scorluzzo, risalente al primo conflitto mondiale, è stato oggetto di un importante progetto di recupero e valorizzazione.
Grazie alle particolari condizioni di conservazione, il sito rappresenta un unicum di valore culturale.
L’intervento ha previsto la messa in sicurezza, lo smontaggio e la musealizzazione della struttura lignea, garantendo la preservazione di un pezzo significativo della storia bellica.
- Contesto Storico:
Il ricovero in caverna presso la cima del Monte Scorluzzo (3094 m), realizzato dai militari austro-ungarici durante il primo conflitto mondiale, serviva come presidio estivo e invernale. - La caverna, lunga circa 11 metri, larga 3,5 metri e alta 2,5 metri, offriva riparo dal freddo, dalle intemperie e dai colpi dell’artiglieria italiana, che miravano a questa posizione strategica per il controllo del Passo dello Stelvio e delle posizioni italiane lungo la dorsale del Filon dei Mot.
- Abbandono e Conservazione:
Con la fine delle ostilità il 3 novembre 1918, la caverna fu abbandonata rapidamente. - L’ingresso della neve e le infiltrazioni d’acqua riempirono di ghiaccio gli interni, preservando la struttura lignea e le suppellettili.
- Questo ambiente ipogeo, rimasto inaccessibile per decenni, ha mantenuto intatte le condizioni originali del ricovero.
- Intervento di Recupero:
Il progetto di recupero, avviato nel 2020, ha previsto la messa in sicurezza della volta della caverna, lo smontaggio della struttura lignea e la rimozione del ghiaccio. - Le fasi di attuazione hanno incluso l’elitrasporto delle attrezzature, la realizzazione di micropali di sostegno e lo smontaggio della struttura originale.
- L’intervento ha permesso di recuperare integralmente la baracca, garantendo la sua musealizzazione e valorizzazione.
- Valore Culturale:
Il recupero del ricovero del Monte Scorluzzo rappresenta un elemento di grande interesse all’interno del progetto di valorizzazione delle vicende storiche della Grande Guerra nel Gruppo Ortles-Cevedale. - Le operazioni di svuotamento del ghiaccio, iniziate nel 2017, hanno permesso di recuperare numerosi reperti, ora conservati in sede idonea.
- Sfide e Prospettive:
Le operazioni di recupero sono state complesse a causa delle difficili condizioni operative e logistiche del sito. - Gli interventi hanno incluso indagini scientifiche sul materiale recuperato, contribuendo alla conoscenza storica e scientifica del periodo bellico.
- Il progetto ha evitato il degrado delle strutture e il rischio di attività illecite di asportazione di materiali.
Il recupero del ricovero austro-ungarico sul Monte Scorluzzo è un esempio significativo di come la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico possano contribuire alla memoria collettiva e alla conoscenza delle vicende belliche.