La notizia sta girando su facebook con poche foto e un commento scarno: GIUNZIONE finalmente….ed ora la Carcaraia ha il suo mega complesso di 50 km “Saragato, Aria ghiaccia, Mani pulite, Squisio, Spluto” con una massima profondità di – 1130… Dopo tanti anni di fatiche, campi interni, punte infinite ce la siamo meritata ed anche Mani pulite è stata violata….grazie a tutti in particolar modo a Gianni Guidotti, Valentina Malcapi, Pupi, Erba, Laur, Filippo Capellaro Susi…EVVAI….
ma qualcosa toccherà pure scrivere…
Siamo in Alpi Apuane in Toscana, nella zona interna, nel Comune di Minucciano.
Carcaraia. Il versante settentrionale del Monte Tambura è un ampio declivio ondulato caratterizzato da una elevata concentrazione di doline e campi solcati. In questa valle i primi speleologi si sono affacciati a metà degli anni 60, ma il grosso delle esplorazioni sono partite dopo i primi anni 90. In questa valle ci sono una quindicina di abissi e una moltitudine di grotte più piccole. Ben 5 grotte superano i 1000 metri di profondità; ben poche sono le aree nel mondo che possono vantare un simile primato, tanto che nel 2017 è stato inaugurato il “Sentiero dei Meno Mille”, un tracciato esterno che va a toccare gli ingressi di molte grotte profonde.
Tra le maggiori:
L’abisso Paolo Roversi, con i suoi 1350 m di dislivello e i 4,2 km di sviluppo spaziale, è la grotta più profonda d’Italia.
Le altre sono il Complesso della Carcaraia costituito ora da 4 grotte scoperte e poi collegate fra loro: (Abisso Piero Saragato, Buca dell’Aria Ghiaccia, Abisso Mani Pulite che è stato collegato questo fine settimana con l’Abisso Gigi Squisio; -1125 m e 46 km sviluppo, nuova misura da verificare e integrare), l’abisso Perestroika (-1160 e 4,5 km sviluppo), e l’abisso Chimera (-1006 e 4 km sviluppo.)
In totale in questa valle sono stati esplorati oltre 60 km di sviluppo di reticolo carsico sotterraneo.