Il fine settimana del 18-19 Febbraio, nella cittadina prealpina di Caglio, si è svolto l’annuale Raduno Regionale di Speleologia. L’organizzazione dell’evento, curato dai gruppi Speleo Club CAI Erba e Gruppo Grotte Milano CAI SEM per conto di Federazione Speleologica Lombarda, è stata possibile grazie alla fattiva collaborazione della municipalità che ha messo a disposizione alcuni spazi pubblici senza dover loro alcun onere. La segreteria del Raduno è stata infatti organizzata nel locale della Proloco mentre la manifestazione si è svolta nella Sala Civica in Via Vittorio Emanuele II al numero 10.

Foto di Gruppo dei partecipanti all’Assemblea di domenica (foto Luana Aimar)

Il pomeriggio del sabato è stato dedicato alle presentazioni delle ricerche e delle esplorazioni effettuate sul territorio dagli speleologi lombardi. I lavori sono stati aperti da una breve relazione circa i risultati di un tracciamento aeriforme effettuato nel luglio scorso nell’area di Campo dei Fiori (VA). Ha fatto seguito un’articolata presentazione riguardante le ultime novità esplorative nell’area del Sebino occidentale. Le riprese video hanno accompagnato i partecipanti all’interno del grande complesso Bueno Fonteno – Nueva Vida, il cui sviluppo supera ormai i 31 Km, e alla scoperta dei possibili ingressi alti del sistema. Rimanendo sempre in bergamasca, ma spostandosi alle porte del capoluogo, è stato presentato un nuovo progetto di ricerca riguardante la Val Giongo, progetto che vede coinvolti anche alcuni giovanissimi speleologi.
La provincia di Lecco è stata il teatro dei due interventi successivi. Il primo ha riguardato alcune piccole novità esplorative nell’area della Costa del Palio, il secondo ha riportato delle recenti esplorazioni al fondo del Complesso del Releccio nel massiccio della Grigna settentrionale. La bergamasca è stata nuovamente protagonista con l’esplorazione della Lacca a Nord del passo Menna e con la grotta del Forgnone dove un recente progetto ha permesso di realizzare un nuovo rilievo della cavità ed effettuare una moderna documentazione fotografica. Dopo la pausa caffè i lavori sono ripresi restando sempre nelle prealpi orobie con la grotta 5 in Condotta. La presentazione ha trattato delle recenti esplorazioni e alcune note geologiche riguardanti la cavità. L’intervento successivo ha focalizzato l’attenzione sulla Trona di Val di Burc, storica cavità del comasco, dove un paziente lavoro di revisione ha permesso di rendere agibile un secondo ingresso. Degni di nota i due interventi seguenti da parte del Presidente di Federazione, Andrea Ferrario. Il primo è stato una veloce relazione circa la chiusura del Progetto TUPACA (Tutela e salvaguardia del Patrimonio Carsico in Lombardia: organizzazione e gestione della banca dati speleologica), realizzato grazie al contributo di Fondazione Cariplo (Bando Capacity Building 2014) che ha permesso l’informatizzazione del catasto speleologico rendendolo uno strumento moderno e realmente fruibile da parte degli speleologi e della collettività. Il secondo è stato un ricordo dello scomparso Professor Alfredo Bini, per lunghi anni figura di spicco della speleologia lombarda, la cui opera ha contribuito in maniera sostanziale alla ricostruzione della storia geologica del territorio prealpino. Ad essi ha fatto seguito la presentazione dei lavori di bonifica ambientale con la conseguente rimozione di grandi quantità di rifiuti effettuati in alcune grotte in località Brunino (Pasturo – LC) e nel tratto iniziale della grotta La Ena in località Torre de Busi (Caprino Bergamasco – BG). Il secondo intervento riguardante il territorio comasco ha trattato della grotta presso Cascina Bacogna, recente teatro di un’interessante immersione speleosubacquea che ha permesso l’esplorazione di oltre 80 metri di gallerie sommerse. In chiusura del pomeriggio è stata nuovamente protagonista la grotta 5 in Condotta con un video che ha lasciato maggiore spazio alle emozioni esplorative. La giornata si è conclusa con la cena, a cui hanno partecipato una sessantina di speleologi, organizzata presso l’Hotel ristorante Sara.
La giornata di domenica è stata dedicata all’Assemblea di Federazione Speleologica alla quale hanno partecipato una quarantina di persone in rappresentanza della grande maggioranza dei Gruppi speleologici federati. La giornata è stata aperta dal Vice Sindaco di Caglio, Mario Bracchi, che ha salutato i presenti evidenziando l’importanza dell’attività svolta in relazione alla conoscenza del territorio. Molti gli argomenti in discussione, in particolare diverso tempo è stato dedicato a una possibile futura collaborazione con il CNSAS riguardante la fruizione dei dati speleometrici delle grotte lombarde da parte di tutti i Tecnici Soccorritori. Altrettanto lunga è stata la discussione circa la collaborazione con Uniacque, il gestore della rete idrica in Provincia di Bergamo. I temi affrontati sono stati l’organizzazione di un convegno riguardante le acque carsiche in programma per sabato 22 aprile presso la Fiera di Bergamo e il progetto di colorazione delle acque nella grotta del Forgnone in Valle Imagna. L’Assemblea, che si è protratta fino oltre le 17, ha vissuto un momento più conviviale con la pausa pranzo svolta presso il ristorante pizzeria Chalet di Campoè in località Pian delle Noci.

Antonio Premazzi (Speleo Club Erba)

Un momento dell’Assemblea svoltasi a Caglio (foto Luana Aimar)

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