Si è concluso con grande successo il raduno speleo di Velo Veronese, ‘Titti giù in Lessinia’ che ha visto la partecipazione di appassionati e studiosi provenienti da tutta Italia.
Durante le tre intense e interessantissime giornate, sono stati presentati filmati, documentari e studi scientifici sulle grotte della Lessinia, con la presenza di ospiti di grande fama internazionale.
Tra le nuove scoperte di rilievo, si segnalano le grotte sulle Torricelle di Verona, di grande interesse geologico, e l’abisso Angelo Pasa, con il pozzo più impressionante della provincia di Verona e non solo.
Inoltre, gli appassionati hanno potuto sperimentare il fessurometro, una struttura che ricrea artificialmente una strettoia molto selettiva in ambiente controllato, mettendo a dura prova fisica e psicologica come potrebbe essere una vera strettoia in grotta.
Sono state inoltre presentate le esplorazioni di Francesco Sauro in ambienti forestali della Columbia, dove si aprono enormi grotte mai viste prima, e le avventure di Luciano Marastoni e la sua squadra nell’indagine geoelettrica sulla presenza di vuoti sotterranei nei pressi della Grotta del Ciabattino.
Non sono mancati momenti di approfondimento scientifico, come gli studi del Museo di Verona sugli effetti del cambiamento climatico sull’ultimo ghiacciaio della Lessinia, il buso del Vallon, e l’esposizione di Jesus Francesco Bellamoli sui cianobatteri nelle grotte.
Tra i momenti più attesi, l’incontro con il regista ed esploratore francese Luc-Henri Fage, che ha presentato i suoi celebri documentari sulla presenza umana a 176.000 anni fa nella grotta di Bruniquel e sulle pitture rupestri “il fregio di mani di Gua Ham” in una grotta indonesiana, le più antiche che si conoscano.
Il raduno ha ospitato l’incredibile documentario girato nella Grotta dell’Arena da un speleologo veronese sulla vita troglobia all’interno di questa cavità super protetta, con riprese macro ed interviste improvvisate fatte al Professor Gianfranco Caoduro, che ha spiegato in dettaglio molti aspetti della vita cavernicola e il problema del “vandalismo dei collezionisti”. Un evento imperdibile per tutti gli appassionati di speleologia e ricerca scientifica.
Il raduno ha rappresentato anche l’occasione per discutere importanti questioni ambientali, come la presenza di microplastiche nelle grotte, tema affrontato dal Museo di Verona, e i segreti della vita dei pipistrelli, svelati da Andrea Pereswiet-Soltan.
Non sono mancati momenti di svago e spettacolo, con stacchi musicali serali e la presentazione del libro di Andrea Ceradini sulle grotte del Baldo, che ha suscitato grande interesse tra gli appassionati.
Il raduno ha dimostrato ancora una volta l’importanza della speleologia come strumento di conoscenza del nostro territorio e del nostro pianeta, e ha offerto l’opportunità di incontrare e scambiare idee con esperti e appassionati del settore provenienti da diverse parti del mondo.