Sardegna – Il 5 Marzo scorso si è svolta a Bugerru alla grotta delle Lumache la giornata ‘Puliamo il Buio’ promossa dalla Società Speleologica Italiana’.
Gli speleologi, appartenenti al gruppo Speleum di Gonnosfanadiga, al gruppo speleo archeologico “Giovanni Spano” e allo Speleo Club Oristanese hanno provveduto alla rimozione di rifiuti dalla cavità, un esempio di collaborazione che giova all’intera comunità e all’ambiente.
L’utilizzo di ipogei naturali e artificiali quali discariche abusive è un fenomeno purtroppo molto diffuso. I danni provocati all’ambiente carsico e alle risorse idriche profonde sono incalcolabili.
Puliamo il Buio in Italia
L’ iniziativa della Società Speleologica Italiana giunta alla tredicesima edizione – vuole portare una luce nel buio e segnalare in modo puntuale e dettagliato le situazioni di rischio e indicare le possibili soluzioni.
L’iniziativa è ormai legata da collaborazione a Puliamo il Mondo e si propone di bonificare almeno in parte le discariche abusive sotterranee.
Il Censimento delle cavità a rischio ambientale è il nodo fondamentale di Puliamo il Buio.
Vuole fornire una autorevole base di lavoro a tutti coloro che vogliono collaborare alla protezione dell’ambiente e delle risorse idriche, alla riduzione dei rifiuti, alla valorizzazione degli habitat naturali e la lotta alle discariche abusive.
Il censimento è stato avviato nel 2005 ed è in continuo aggiornamento.
La Società Speleologica Italiana raccomanda di minimizzare l’impatto ambientale della visita agli ambienti ipogei.
La SSI consiglia di utilizzare sistemi di illuminazione meno impattanti di quello a carburo, come i LED e di rispettare il protocollo WNS per la tutela dei pipistrelli e la riduzione del trasporto di materiale microbiologico da una grotta all’altra.
Per aderire e per ogni informazione su Puliamo il Buio scrivere a info@puliamoilbuio.it
Link a Puliamo il buio: http://www.puliamoilbuio.it/
Tutte le Info su Puliamo il Buio su Scintilena: https://www.scintilena.com/?s=puliamo+il+buio