Pubblicato un nuovo studio sui progetti minerari in Serbia e Bosnia ed Erzegovina

L’Associazione dei Geografi in Bosnia ed Erzegovina ha recentemente pubblicato il 21° numero della rivista scientifica “Acta geographica Bosniae et Herzegovinae”.

Tra gli articoli presenti, spicca uno studio di ricercatori e specialisti serbi intitolato “Esempi di progetti minerari pianificati in Serbia”.

In un periodo in cui le compagnie minerarie straniere, spesso in collaborazione con le autorità locali, intensificano le loro attività promozionali, collegando questi progetti allo sviluppo e al progresso, è fondamentale dare spazio alle voci indipendenti della comunità accademica.

Questi studi mettono in luce i potenziali impatti negativi sull’ambiente, spesso trascurati nelle narrazioni ufficiali.

Serbia e Bosnia ed Erzegovina sono considerate zone di sacrificio, destinate a diventare colonie per le compagnie minerarie straniere.

Tuttavia, la resistenza a questi progetti è essenziale per la sopravvivenza delle comunità locali.

È noto che i paesi europei sviluppati evitano l’estrazione di minerali critici nei loro territori, preferendo spostare queste attività in aree periferiche del continente.

Un esempio significativo è la Francia, che possiede riserve d’oro di 2.436 tonnellate, per un valore di circa 152 miliardi di dollari, senza avere alcuna miniera attiva sul proprio territorio.

Al contrario, le autorità serbe hanno concesso quasi 200 diritti di esplorazione a compagnie minerarie straniere, principalmente provenienti da Regno Unito, Australia e Canada. Questo trend sta arrivando anche in Bosnia ed Erzegovina, con particolare attenzione al caso del previsto apertura di una miniera a Lopare.

I progetti minerari invasivi non hanno giustificazioni economiche, ecologiche, sociali o morali, riflettendo un trattamento neocoloniale di Serbia e Bosnia ed Erzegovina.

Il settore minerario nei Balcani dovrebbe essere sostenuto solo attraverso progetti che soddisfino chiari interessi nazionali, evitando la ricerca di profitto da parte di compagnie private, siano esse straniere o locali.

L’intero numero della rivista è disponibile al seguente link: Acta geographica Bosniae et Herzegovinae.