Per registrare i segnali dei pipistrelli e monitorare la loro presenza non è più necessario un costoso bat detector: basta uno smartphone.
È quanto emerge da una ricerca condotta dall’Università di Torino, pubblicata sulla rivista Biodiversity and Conservation.
La scoperta apre nuove prospettive per la citizen science, la scienza partecipata, che permetterà a chiunque di contribuire alla ricerca sui chirotteri, un gruppo di mammiferi fondamentale per l’ecosistema.
Lo studio ha dimostrato che i microfoni di smartphone e tablet sono in grado di captare i segnali ultrasonici emessi da alcune specie di pipistrelli, come il molosso di cestoni e la nottola gigante. I risultati sono stati ottenuti confrontando le registrazioni effettuate con smartphone e tablet con quelle di un bat detector professionale.
In una seconda fase della ricerca, un gruppo di volontari ha utilizzato i propri dispositivi mobili per registrare i pipistrelli nelle vicinanze delle loro abitazioni. I dati raccolti hanno confermato l’efficacia del metodo, dimostrando che è possibile monitorare la chirotterofauna urbana con un’ampia gamma di smartphone e tablet.
Le potenzialità di questa scoperta sono notevoli. Permetterebbe di:
- Ridurre i costi di monitoraggio dei pipistrelli, rendendolo accessibile a un numero maggiore di persone.
- Aumentare la partecipazione del pubblico alla ricerca scientifica.
- Migliorare la conoscenza dei pipistrelli e del loro ruolo nell’ecosistema.
Tuttavia, il metodo presenta ancora alcune sfide. Non tutte le specie di pipistrelli emettono segnali rilevabili dagli smartphone e la qualità delle registrazioni può variare a seconda del dispositivo utilizzato.
Per superare queste sfide, saranno necessari ulteriori studi per:
- Sviluppare app specifiche per la registrazione dei pipistrelli su smartphone e tablet.
- Creare protocolli di monitoraggio standardizzati per la citizen science.
- Aumentare la consapevolezza del pubblico sull’importanza dei pipistrelli e della loro tutela.
Nonostante le sfide, la scoperta che è possibile registrare i pipistrelli con uno smartphone rappresenta un passo avanti significativo per la ricerca e la conservazione di questi animali affascinanti e misteriosi.
Fonte:
https://link.springer.com/article/10.1007/s10531-024-02818-9
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