Anche se le grotte sono ambienti meravigliosi da esplorare e in cui passare ore o giorni interi, a chi mai verrebbe in mente di sceglierle per partorire i propri piccoli? Invece è proprio quello che fanno i pipistrelli, che alla fine della primavera scelgono le grotte più calde come nursery dove far nascere e crescere i propri cuccioli.

Colonia mista alle grotte di orfento - Foto M. Bertozzi

Si formano allora delle colonie, anche di migliaia di animali, costituite prevalentemente da femmine gravide che si appendono al soffitto della grotta, l’una vicina all’altra.
Per non far cadere il piccolo al momento del parto, usano la membrana alare tra le zampe posteriori e la coda come un cesto. Immaginate che scomodità!

Il piccolo, nudo e di colore rosa, si attacca tenacemente alla mamma e immediatamente cerca di succhiare il latte da uno dei suoi due capezzoli. In una situazione così impegnativa è difficile gestire più di un piccolo e si capisce perché sia molto frequente il “figlio unico” e più raro il parto gemellare.

I piccoli nati sono completamente dipendenti dalla madre non solo per il cibo, ma anche per il calore di cui hanno bisogno. Ma di notte la mamma deve uscire a caccia di insetti per poter produrre il latte necessario, e lascia il piccolo all’interno del rifugio, pur tornando regolarmente per le poppate. E quindi il cucciolo come si mantiene al caldo? Stando vicino agli altri cuccioli della colonia per scaldarsi a vicenda… Ecco qual è il vantaggio di vivere insieme!

Questo vantaggio però comporta anche dei problemi: immaginatevi di dover cercare il vostro piccolo tra migliaia di cuccioli tutti uguali che strepitano per avere un po’ di latte! Per fortuna madre e piccolo, alla nascita, stabiliscono un richiamo unico con cui potranno ritrovarsi con facilità anche tra migliaia di individui!

Mentre i giorni passano la nursery si fa sempre più movimentata. Finché i piccoli sono molto giovani si muovono infatti assai poco, ma poi man mano che crescono iniziano a interagire con gli altri giovani durante l’assenza delle madri, pulendosi a vicenda e scambiandosi richiami.
Così si formano in questo periodo dei legami sociali che possono durare per tutta la vita.

Dopo tre – quattro settimane di vita iniziano ad allenarsi aI volo ed entro sei settimane sono svezzati e potranno seguire le madri in caccia per imparare le tecniche e conoscere i territori migliori.
Quando i piccoli hanno raggiunto l’indipendenza, le colonie si disgregano lentamente, alla fine dell’estate.

Come avrete capito, la vita dei piccoli nati non è per niente facile: devono superare molti ostacoli per arrivare alla maturità e probabilmente la metà di loro non raggiungerà mai l’età adulta.

È quindi facile immaginare come sia fondamentale per i pipistrelli poter avere a disposizione un ambiente tranquillo e indisturbato durante l’estate, in modo che i cuccioli possano crescere senza ulteriori pericoli o fonti di stress.
Questo non vuol dire che non si possa conciliare l’attività speleologica o turistica con la presenza delle nursery di pipistrello, ma bisogna impegnarsi un po’ per evitare di fare troppo rumore, di esagerare con luci dirette sugli animali o con il flash, o di riempire la camera scelta per il parto con gruppi numerosi di turisti vocianti.
I disturbi più gravi possono comportare il completo abbandono della grotta da parte degli animali, che altrimenti avrebbero continuato ad occuparla per decine e decine di anni e purtroppo di casi come questo ce ne sono molti.
A volte anche con le migliori intenzioni possiamo fare danno. Ad esempio quando chiudiamo con delle grate l’ingresso di una grotta o un suo ramo profondo, per impedire l’accesso di persone non attrezzate o di vandali alla ricerca di minerali e di speleotemi: se le grate scelte non sono adatte al passaggio dei pipistrelli, oppure se ostacolano troppo i primi impacciati voli dei piccoli, si rischia l’abbandono completo del sito.
Usiamo quindi sempre il buon senso, come speleologi abbiamo una grande responsabilità per la tutela di queste creature con cui condividiamo la passione per le grotte!

Autori: Leonardo Ancillotto, Pamela Priori e Martina Spada

Paolo Agnelli
Sistema Museale dell’Università di Firenze
Museo di Storia Naturale
Sede di Zoologia “La Specola”
via Romana 17, I-50125 Firenze, Italia
Web: http://www.msn.unifi.it

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