Apprendiamo da amici speleologi tramite WhatsApp che nella giornata di oggi due gruppi di escursionisti, in tutto una trentina di persone, sono state travolte dalla piena mentre effettuavano la discesa delle Gole del Raganello, sul Pollino, in Calabria.
Il bilancio ancora parziale è drammatico: si contano già 9 morti (sei donne e tre uomini), almeno cinque dispersi e altre 23 persone salvate, anche se è difficile capire quanta gente fosse presente all’interno delle gole al momento dell’arrivo dell’ondata di piena.

Sul posto stanno intervenendo i soccorritori, tra cui i tecnici CNSAS, ma non abbiamo ancora notizie ufficiali.

Il torrente Raganello taglia il massiccio roccioso nella parte orientale del Pollino creando un canyon lungo 12 km e profondo fino a 400 metri. Scroscianti cascate, vasche d’acqua cristallina e scivoli naturali si susseguono nel letto del torrente, che durante le stagioni calde viene percorso a piedi.
La discesa del torrente viene effettuata sia da torrentisti autonomi che da turisti accompagnati da guide titolate, che suddividono le gole in tre settori (Gole Basse, Gole Intermedie, Gole Alte) caratterizzati da livelli diversi di difficoltà, ma in caso di piena è facile immaginare che tutto il torrente diventa una immensa trappola mortale.

La tragedia è accaduta a Civita, nel Cosentino questo pomeriggio.

I tecnici del CNSAS stanno percorrendo la forra in cerca dei dispersi o di altri malcapitati che si trovavano all’interno delle gole, sorpresi dal sopraggiungere repentino della piena causata dalle forti piogge che oggi si sono abbattute sulla zona.

Il bilancio è davvero agghiacciante. Il nostro mondo speleologico è legato a doppio filo con il mondo del Canyoning che viene praticato da moltissimi speleologi sia per diletto che per professione come guide e accompagnatori e ci sentiamo particolarmente coinvolti nella tragedia. Un abbraccio agli amici calabresi.

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