Trovarsi appeso a dondolare nel vuoto con una corda che per un banale errore ti blocca la manovra per salire o scendere… e tu ridi, ridi come fosse la cosa più naturale del mondo, come se quella risata fosse liberatoria della fatica accumulata per arrivare là in cima a quella corda. L’adrenalina a mille e la vita che ti scorre davanti in pochi secondi.
È allora che qualcuno ti chiederebbe “Perché tutto questo?”.
Io gli risponderei “Non lo so bene, forse perché solo nell’avventura alcuni arrivano a conoscersi veramente e io voglio seriamente conoscere me stesso!”.

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