La 23esima campagna di scavi nel sito di Campo della Fiera, grazie all’aiuto della Associazione ASSO e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, porta alla luce maioliche pregevoli databili tra il XIII e il XV secolo.
L’antico pozzo medievale di Campo della Fiera, a Orvieto, continua a sorprendere gli archeologi impegnati nella 23esima campagna di scavi.
Al secondo giorno di lavori, grazie all’aiuto della ASSO, specializzata in indagini Speleo archeologiche, sono stati rinvenuti pregevoli manufatti in maiolica databili tra il XIII e il XV secolo.
La campagna di scavi proseguirà fino a settembre grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, che da sempre sostiene la valorizzazione del patrimonio culturale.
Il pozzo, conosciuto come “Pozzo delle Meraviglie”, è collegato al Convento della Chiesa di San Pietro in Vetere ed è stato sede del santuario federale degli Etruschi dal VI secolo a.C. fino al XV secolo.
La direttrice dello scavo, la professoressa Simonetta Stopponi, sottolinea l’importanza storica del luogo e la sua continua capacità di rivelare tesori e bellezze che narrano il passato remoto.
L’indagine archeologica a Campo della Fiera rientra in un più ampio progetto di conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale, che si concretizzerà in una nuova edizione dell’evento “Sotto il cielo degli etruschi. Notte Bianca al Fanum Voltumnae”, in programma per il prossimo futuro.