L’Antro del Corchia o Buca d’Eolo – la Storia e gli Avvenimenti
a cura di Franco Utili
Il libro “L’Antro del Corchia o Buca d’Eolo – la Storia e gli Avvenimenti”, l’opera che partendo dalle lontane esplorazioni dei cavatori alla Buca d’Eolo arriva fino ai giorni nostri e agli ultimi ingressi è consultabile on line:
http://www.incamper.org/sfoglia_pubblicazione.asp?id=10&c=cop1&pages=0&n=1
Non sono capace a fare la recensione dei libri, sono capace a malapena a leggerli e parecchi neanche li finisco, ma di questo libro vi racconto che fa venire i brividi, che fa drizzare i capelli e scaldare il sangue, fa sognare ad occhi aperti.
C’è voluto tutto l’amore e la pazienza di Franco Utili per mettere insieme e ricostruire una Storia, fatta dalle vicende dei gruppi, tantissimi, che si sono cimentati nell’esplorazione di questo labirinto. A volte si è trattato di una sfida tra gruppi, altre volte di grandi coalizioni, che hanno portato a conoscere un pò di più quella montagna vuota della Apuane.
Il Corchia lo conosco pochissimo, ho fatto la classica traversata Eolo – Serpente e poco più, accompagnato su qualche bel ramo da Paolo Dori a fare foto e dall’indimenticabile Thompson insieme alla squadra di flashman in supporto, e molti nomi, zone, ingressi, fondi, sale, li avevo in mente anche se molti non li ho mai visti.
Con questo libro, la geografia del Corchia riacquista la sua Storia, ed è più facile adesso associare un nome ad una parte di grotta e a come si è arrivati li, chi ci è passato, quante peripezie sono state vissute per arrivarci. Leggere una grotta entrando dal turistico è come ricostruire la viabilità preistorica passando sull’autostrada…
E’ un libro che appassiona, avvince e entusiasma, incuriosisce, si ha voglia di prendere la macchian, partire e andare a ripercorrere le vie fatte da generazioni di esploratori, molti dei quali andavano con le scalette… era un’altra speleologia che comunque non riesco ad immaginare neanche lontanamente.
Ho letto il libro in un giorno, finito di leggerlo si ha come la sensazione di aver mangiato tutte le portate del menu’ del miglior ristorante del mondo: Una abbuffata di eventi, un susseguirsi di nomi, di gruppi e di conquiste, fino alle giunzioni, grandi, impensabili, che ci svelano la maestosità di questo complesso.
Che dire dell’autore? Un Signore. Uno tra i veri grandi signori della Speleologia, una vita dedicata alla divulgazione. Lo conobbi a Frasassi, quando ancora non mi conosceva nessuno e la Scintilena era una cosa lontana da questo notiziario di oggi, me ne stavo seduto alla riunione della didattica, mentre intorno a me c’erano veterani del mondo speleologico, e questo signore di una certa età animava con vigore e entusiasmo la platea con proposte veramente interessanti: Mi ricordo che si prodigava per la divulgazione speleologica tra i ragazzi, si parlava di costruire un centro on line per la didattica… Poi ci conoscemmo meglio a Toirano, a cena fu lui che scelse i vini, e venne al mio incontro per smanettoni e mi disse “tu mi dovresti spiegare come faccio a fare un “blogghe”!
L’autore è una persona fantastica, questo ve lo garantisco io.